Strega, cosa è successo all’intervallo? Proviamo a darci una spiegazione

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Il primo tempo di Cesena aveva illuso un po’ tutti. Al “Manuzzi” il Benevento sembrava essere tornato, almeno in parte e con le dovute giustificazioni relative alle assenze, la squadra capace di posizionarsi nelle zone alte del campionato nel suo primo anno di serie B. Qualche potenziale occasione creata, una traversa (colpita in verità più per caso) e una tenuta positiva del campo, unitamente a quelle dosi di fortuna e bravura che non guastano mai come in occasione delle opportunità capitate a Ciano e Cocco, facevano presupporre a una possibile svolta.

L’intervallo ha invece riportato a galla tutte le fragilità della formazioni di Baroni, vittima più che altro di cali mentali e di concentrazione. Quando l’asticella della tensione si è abbassata sono venuti fuori tutti i limiti attuali del Benevento. E’ bastato un errore per mandare letteralmente in tilt la tenuta psichica della Strega. Falco ha perso banalmente palla, Pezzi ha sbagliato la diagonale, Cragno ci ha messo del suo e il Cesena ha preso possesso di una partita fino a quel momento sostanzialmente equilibrata.

Il resto è stato puro smarrimento. La retroguardia giallorossa si è persa Capelli sul secondo palo in occasione di un calcio d’angolo, sponda facile di testa e girata al volo di Ligi ad anticipare Lucioni. Lo stesso capitano è entrato nel concorso di colpe del terzo gol perdendo maldestramente un pallone che da dato il via alla micidiale ripartenza del Cesena, culminata dal sinistro di Laribi sul quale Venuti è uscito male e in ritardo. Il quarto gol bianconero? L’elogio alla caparbietà e alle qualità di Garritano, il quale offre un pregevole assist di tacco a Ciano, si scontrano col macroscopico errore di Camporese che cincischia in piena area e non riesce a spazzare il pallone.

Morale della favola: il Benevento è tornato da Cesena con quattro gol sul groppone facilitando e non poco il compito alla formazione di Camplone. La squadra ha staccato improvvisamente la spina e la marea bianconera abbattutasi sui ragazzi di Baroni è stata la semplice e diretta conseguenza di un atteggiamento che si protrae da diverso tempo. Il ritiro non ha sortito gli effetti sperati e vedremo se basterà una maggiore elasticità a riaccendere la scintilla in una squadra attesa adesso dal sentito derby con l’Avellino. Lì si che conteranno voglia e determinazione.

Foto: cesenacalcio.it