Semplici: «Nessuna rivincita con Baroni, Spal e Benevento realtà consolidate»

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E’ Leonardo Semplici, tecnico della Spal dei miracoli, il protagonista di una lunga intervista pubblicata sulle pagine del Guerin Sportivo in edicola in questo mese di marzo. L’allenatore della compagine ferrarese ha analizzato il campionato di serie B incalzato dalle domande di Tullio Calzone, parlando prima ancora di riuscire a mettere le mani sul primo posto per almeno due notti, in attesa del posticipo di questa sera che vedrà protagonista il Verona.

Semplici, tra le varie cose, è tornato sull’amicizia che lo lega a Marco Baroni, tecnico del Benevento superato all’inglese nella prima giornata del girone di ritorno dopo il ko dell’andata: «Non c’è stata nessuna rivincita personale. Figuriamoci, siamo cresciuti insieme, anche se lui era di qualche anno più grande. Abitavamo nello stesso paese a pochi metri di distanza, i nostri genitori amici. Sì, quando giocavamo vinceva sempre lui. Ma era il più forte. Ha avuto una carriera da straordinario professionista che sta confermando anche in panchina, dopo aver vinto lo scudetto col Napoli di Maradona. Abbiamo anche giocato insieme vincendo un campionato nella Rondinella. Un’esperienza di cui resto orgogliosissimo».

Insieme, seppur da avversari, stanno adesso facendo faville tra i cadetti. Sanniti e ferraresi sono tra le realtà più belle del torneo cadetto. «Il Verona ha le qualità per imporsi, ha la rosa più forte del torneo. Ma la concorrenza è tanta. Spezia, Perugia, Bari non sono affatto fuori dai giochi. Sarebbe un errore crederlo. Noi e il Benevento siamo delle realtà ormai consolidate. Ma per l’accesso diretto alla Serie A, molto dipenderà dal cammino del Verona, se ritorna a essere quello dell’andata con Pazzini implacabile sotto porta veneti ancora grandi favoriti insieme con il Frosinone. Entrambe le squadre pronosticate alla vigilia del torneo. Il Verona è molto forte. Ma anche lo Spezia. Ci sono tante squadre che giocano bene al di là dei risultati. La mia Spal è riuscita a coniugare come il Benevento le due cose. L’importante è che ci sia massima attenzione ai particolari. E cercare a livello fisico anche di analizzare bene la condizione del gruppo», sono le parole dell’allenatore fiorentino classe ’67, «noi abbiamo la consapevolezza delle nostre possibilità. Stiamo vivendo una favola e stiamo cercando di coltivarla con ambizione ma anche con equilibrio e ragione. Stiamo crescendo e speriamo che possiamo arrivare sino in fondo a questo nostro già straordinario percorso. Il Benevento è una squadra solida. Sul mercato si è rinforzata ulteriormente. Con Ciciretti che sta maturando c’è una crescita evidente complessiva. Ma anche il Bari sino alla fine può emergere. In B non esistono cose scontate o risultati acquisiti per sempre».