Baroni, innovazione o cambiamento? E c’è chi ha già fatto la scelta vincente

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Una cosa è certa: la scelta vincente è già stata compiuta. Non da Baroni, ma dai tifosi giallorossi che hanno assalito la prevendita. Prima con la prelazione riservata agli abbonati, poi attraverso la vendita libera, la risposta è stata forte e decisa. Nessuno ha intenzione di perdersi l’appuntamento con lo Spezia. Martedì sera, quando la storia transiterà dalle parti del Vigorito, il Benevento avrà l’occasione di montare in sella e di staccare il ticket per Perugia.

Ma se i tifosi hanno compiuto il loro ennesimo atto d’amore senza “se” e senza “ma”, c’è un uomo che in questo momento alle prese con i problemi che tutti gli allenatori vorrebbero avere. La seconda parte di stagione è stata a dir poco travagliata per Marco Baroni, che spesso ha dovuto fare i conti con questioni legate all’infermeria, squalifiche e infortuni. Contro lo Spezia, invece, il tecnico toscano potrebbe contare sui ritorni di Cissé e Ciciretti, con tanti dubbi legati unicamente a Chibsah, uscito anzitempo per problemi fisici contro il Pisa nell’ultimo turno di campionato.

Ed ecco, dunque, che tante strade si aprono nella mente dell’allenatore giallorosso. Tra un bivio, un rettilineo e uno sterrato, la differenza può farla anche un singolo dettaglio. Il 4-4-2 con Puscas al fianco di Ceravolo rappresenta una suggestione, soprattutto se mascherato dall’inserimento di Falco sulla corsia destra che darebbe grande vigore alla manovra offensiva. Una scelta forse rischiosa, ma che proprio per questa ragione potrebbe rivelarsi vincente, anche perché consentirebbe di tenere in naftalina Ciciretti per il cambio di passo decisivo nella seconda parte di gara. Nei due precedenti di campionato il Benevento ha sempre vinto: 1-0 all’andata (gol di Chibsah) e 3-1 al ritorno (firme di Ceravolo su rigore, Melara e Ciciretti). Nel primo caso fu 4-2-3-1, nel secondo 4-3-3. Ora si potrebbe variare ancora, magari arricchendo la stagione giallorossa dell’ennesima intuizione tattica. Del resto, per vincere, serve anche un pizzico di follia.