Un coro unanime da Ascoli: “Pari meritato contro il Benevento”

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Pochi dubbi in casa Ascoli dopo il pari con il Benevento. L’uno a uno finale viene considerato equo e giusto. A parlare sono il tecnico Aglietti, il direttore sportivo Giaretta (il quale si sofferma anche sul rosso a Chibsah) e l’attaccante Perez che rivendica l’attribuzione del gol.

Aglietti – “Si è sentita la pesantezza della partita, ma quello conquistato è un punto vitale, di fondamentale importanza, siamo riusciti all’ultimo tuffo a pareggiare e ad ottenere il sesto risultato utile consecutivo; abbiamo faticato più del solito ad arrivare alla conclusione, non abbiamo saputo approfittare dell’uomo in più dopo pochi minuti, non siamo stati molto lucidi, siamo stati lenti e prevedibili nel far girare la palla, ci è mancata velocità nel fraseggio, non siamo stati bravi a trovare la superiorità sugli esterni  e, dopo il gol del Benevento, è diventato tutto più difficile. Per 85′ minuti con l’uomo in più, la partita era solo da vincere e farlo avrebbe significato moltissimo, ma il punto ottenuto è comunque importantissimo, oggi la palla “pesava” e il pareggio, che è  stato frutto di cuore e spirito, ci fa comunque allungare la distanza dalle inseguitrici“.

Giaretta – “Come avevamo detto in settimana, era importante vincere, ma fondamentale non perdere, quindi il punto ottenuto ha un valore. Dobbiamo proseguire sulla nostra strada, sapevamo che questo match sarebbe stato durissimo; il pareggio è meritato, anzi, abbiamo anche avuto l’occasione per vincere, ma va bene così. L’espulsione di Chibsah? I  giocatori devono essere svegli in certi momenti, un calciatore ammonito non può fare quello che ha fatto Chibsah e quindi il Benevento ha pagato cara un’ingenuità, siamo stati bravi noi a non perdere la testa, bravo Lanni, che giustamente  è andato a spronare l’avversario  per rialzarlo”.

Perez – “E’ stata una gara abbastanza equilibrata e credo che sarebbe stata così anche 11 contro 11, quindi il risultato è giusto. Il gol me lo prendo tutto perché, al di là della deviazione, ho colpito la palla forte con l’intento di spedirla in porta; la dedica è per la mia famiglia e per mia figlia, che oggi non stava bene e non è potuta venire allo stadio“.