Gara brutta e avara di emozioni quella di ieri tra Ascoli e Cesena, sfida valevole per il recupero della seconda giornata. Un dato sintetizzato nello zero a zero finale, maturato tra le formazioni di Aglietti (espulso) e Drago.
Non è stato però lo spettacolo offerto dai ventidue in campo a indurre i tifosi dell’Ascoli a lasciare lo stadio al termine della prima frazione. Gli ultras bianconeri hanno infatti inscenato una protesta i cui motivi sono stati successivamente chiariti sulla pagina facebook.
“A fine primo tempo abbiamo deciso di piegare gli striscioni ed abbandonare la nostra curva per una serie di situazioni che si protraggono da tempo e non ci permettono più di vivere lo stadio e sostenere la squadra come piacerebbe a noi.
Mentre ci viene permesso di entrare in una curva palesemente inagibile passando proprio nella zona a rischio crolli , si continua da mesi a mantenere la massima fiscalità ed intransigenza su questioni irrilevanti come:
– ingresso dei palloncini per le vittime del terremoto.
– impossibilità di fare entrare megafoni e tamburi nonostante non abbiamo mai arrecato problemi di sorta
– ingresso vietato a chi dimentica il segnaposto pur se provvisto di tessera ed abbonamento
– lunghissime e avvilenti trafile burocratiche sul materiale usato e assurde certificazioni per coreografie e simili.
A questa situazione ha contribuito anche una società che , da quando è subentrata , continua ostinata a criminalizzare gli ultras sulla stampa ,attraverso continue e costanti interviste e dichiarazioni.
Valuteremo nei prossimi giorni eventuali iniziative in merito e le comunicheremo alla tifoseria.
LA CURVA SUD COSTANTINO ROZZI È LA NOSTRA CASA!“