Il presidente Avitabile fa chiarezza e annuncia: «Niente Terza Categoria per il San Salvatore»

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Il comunicato di una settimana fa lasciava presagire nubi temporalesche sul San Salvatore Telesino. La compagine di mister Ludovico era consapevole del fatto che presto sarebbero arrivate le squalifiche. Cosa puntualmente confermata ieri sera, quando il Giudice Sportivo ha ufficializzato gli stop di cinque calciatori e comminato alla società ben due multe e un punto di penalizzazione. Proprio quest’ultimo aspetto non è andato giù alla dirigenza telesina che si è vista attribuire la sconfitta a tavolino contro il Bonea United per essersi rifiutata di proseguire la gara.

Una situazione irreale che il presidente Luca Avitabile ci tiene a chiarire a scanso di equivoci. Il massimo dirigente del San Salvatore condanna fermamente episodi di violenza verificatisi, ma non vuole che la sua società paghi per episodi non veritieri.

San Salvatore Telesino«Un arbitraggio vergognoso sotto alcuni aspetti, non tanto per le espulsioni che ognuno può giudicare a modo suo, ma per il comportamento arrogante e presuntuoso del direttore di gara, il quale ha condizionato una delle partite più corrette da quanto ho assunto la carica di presidente. Se non mi credete chiedete agli amici di Bonea se ci sono stati scontri duri o altro. Una partita correttissima e bella che il San Salvatore stava portando avanti nonostante le tre espulsioni», racconta il numero uno telesino Luca Avitabile, «trovo sconcertante la decisione del Giudice Sportivo di attribuirci la sconfitta a tavolino per rinuncia quando stavamo al 46’ del secondo tempo. In quel momento il nostro numero nove si è accasciato a terra perché stremato ma comunque intento a concludere la gara. L’arbitro ha invece interpretato questo gesto come una rinuncia a continuare la partita. Da questo è scaturita la decisione del Giudice di comminarci sconfitta a tavolino, multa e punto di penalizzazione. Questo è l’aspetto più scandaloso, non giudico le espulsioni o l’ammenda dovuta alle proteste dei nostri sostenitori. Il Giudice Marra, sulla base di quanto scritto da questo signore, ha avuto il coraggio di darci partita persa quando eravamo in pieno recupero e avevamo solo otto persone».

Tanti, però, i punti interrogativi intorno all’operato del direttore di gara. Gianpaolo Spagnuolo, ad esempio, si sarebbe beccato un cartellino rosso quando stava per abbandonare il campo per la sostituzione. L’arbitro si sarebbe infatti avvicinato al giocatore del San Salvatore intimandogli di accelerare il passo e quando questi gli avrebbe risposto di non farcela, avendo avuto i crampi, sarebbe scatto immediatamente il rosso.

«La domanda che mi pongo è una sola: non è arrivato il momento che il Giudice Sportivo interpelli anche le società per capire cosa sia realmente successo?», prosegue Avitabile, «le società non possono essere trattate in questo mondo, ecco perché, a nome di tutta la dirigenza, posso annunciare che il San Salvatore non parteciperà più al campionato di Terza Categoria a partire dalla prossima stagione».

Il Sannio si appresta dunque a perdere l’ennesima squadra e adesso bisognerà vedere come reagirà la Federazione davanti a questa preannunciata defezione. Il San Salvatore ha fatto mea culpa, assumendosi la piena responsabilità e condannando episodi di violenza dei propri sostenitori, ma non accetta di «farsi prendere in giro» vedendosi attribuire una partita persa a tavolino per una rinuncia mai avvenuta, incassando tra l’altro cinque espulsioni che avrebbero fatto saltare i nervi a chiunque.

*Foto di Jessica Cutillo, presa da facebook