Benevento senti Marotta: «Non c’erano le basi per rimanere»

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Parole che susciteranno un po’ di scalpore tra i tifosi del Benevento. A pronunciarle è Alessandro Marotta, El Diablo passato in estate al Siena dopo aver ottenuto la promozione in serie B con i giallorossi. L’attaccante partenopeo ha rilasciato una lunga intervista al portale sienaclubfedelissimi parlando in termini sorprendenti della compagine sannita.

«Non me ne frega niente. Quando uno fa una scelta la porta avanti», dichiara Marotta in merito a un possibile rimpianto di aver lasciato il Sannio, «ho passato tre anni a Benevento, sono stato tra i pochi a vincere in una società che ogni anno spendeva milioni e milioni. Ho giocato con calciatori importanti, si è avverato il sogno, ma non c’erano le basi per continuare».

Marotta

Parole al miele, invece, per Amato Ciciretti: «Quando uno è forte si vede subito, non ci vuole la bacchetta magica. Ha grandissime qualità tecniche e fisiche. Se non è sfortunato, avrà un percorso decoroso in A».

Dal passato a un presente che si chiama Siena, nonostante le offerte arrivate che ne avevano messo in discussione il futuro in bianconero. «Sono arrivate richieste importanti, difficili da rifiutare. Ma io avevo intenzione di continuare col Siena e sposare un progetto che adesso è più valido di prima. Ora sono fuori dal mercato. Rimango qui», svela l’ex giallorosso, «quando mi è arrivata l’offerta del Parma, ero non dico indeciso ma allettato da una grande offerta. Ne ho parlato con la società non avevo nessuna intenzione di mollare e abbiamo trovato l’accordo con un adeguamento. E’ stata una rinuncia difficile da fare ma sono felice di poter continuare a lavorare qui».

Marotta conferma inoltre l’interesse della Juve Stabia e di una squadra giapponese e lancia un chiaro messaggio alla piazza: «Ho dimostrato che mi trovo bene, ci credo veramente nell’arrivare in B, sono rimasto per questo. Quest’anno sta andando un po’ così però puntiamo ai playoff e al quel punto non si può mai sapere. L’anno prossimo la volontà è di costruire intorno a me e altri giocatori per andare di sopra».

L’intervista completa ad Alessandro Marotta