Nuoto: Marco Salierno dello SkySporting si racconta

347

Dopo i successi dell’ultima gara abbiamo contattato il  presidente della ASD Skysporting, Marco Salierno, il quale si è raccontato ai nostri microfoni. Il giovane numero uno ha fatto una panoramica a 360 ° sulle aspirazioni di questo gruppo che ha voglia di emergere e di scrivere una nuova pagina in merito al nuoto beneventano, sport che a suo avviso non ha avuto quel che si merita.

Ciao Marco, da dove nasce la tua passione per il nuoto?

Avevo cinque anni quando, in una gita all’Isola di Dino,  vidi delle  persone adulte tuffarsi in mare dal battello e cosi’ ebbi la grande idea di tuffarmi anch’io. Immaginatevi lo spavento dei miei genitori  ma da quel  tuffo e’ nata la consapevolezza di trovarmi a mio agio nell’acqua.

Dove e’ iniziato il tuo percorso professionale?

Nel lontano 2004 quando mi fu proposto di iniziare un tirocinio presso lo Smile di Benevento dove poi ho avuto modo di lavorare ben dieci anni costruendo pian piano il mio profilo professionale sotto la guida di un grande tecnico, mio amico e collaboratore, Antonio Palmiero con il quale oggi lavoro per la crescita della nostra associazione di cui ora sono presidente. Tutto questo e’ stato possibile grazie alla fiducia dataci dal gestore dell’impianto di nuoto della piscina di Calvi, Antonio Calandro, con il quale speriamo di avere una lunga e proficua collaborazione.

Come presdiente della ASD Skysporting quali obiettivi avete gia’ raggiunto e quali  vi siete prefissati?

Nel primo anno, in maniera inaspettata, siamo riusciti ad ottenere risultati eccellenti con tutta la squadra agonistica, in particolare con il premio di miglior atleta stagione 2015/2016 conseguito dalla nostra Claudia Recinelli nella categoria esordiente b. E’ stato questo il punto di partenza per stimolare tutto l’ambiente natatorio che ci segue e che crede fortemente nell’impegno della nostra associazione. Da qui spero in un ricco futuro fatto di altrettanti risultati positivi per i nostri attuali e futuri atleti.

Nella tua carriera sportiva professionale hai qualche rimpianto?

Il mio unico rimpianto e’ quello di aver lasciato un gruppo di piccoli atleti che con tanta fatica e amore stavo seguendo, con l’ambizione di realizzare un sogno. La vita pero’ mi ha regalato una seconda possibilità con questo nuovo gruppo di atleti che mi seguono con amore e dedizione. di questo ringrazio le famiglie che supportano i loro figli e credono in noi e magari insieme a loro potrò coronare il sogno della mia vita che non racconto per scaramanzia…