Pecchia: “Non bado ai numeri, il Benevento è una squadra viva e in salute”

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Conferenza stampa di Fabio Pecchia prima di Verona – Benevento, diverse sono state le domande della stampa che riguardavano i giallorossi, andiamo a vederle insieme.

verona beneventoLa partita col Benevento possiamo definirla la partita della vita, o uno scontro fondamentale, come la si può definire?
Definitela per quanto mi riguarda come volete, io continuo a dire che per me è una partita da tre punti, i punti sono importanti e noi dobbiamo pensare a farli. Giochiamo in casa contro una neopromossa, vuol dire che ci abbiamo già giocato l’anno scorso. Tutto quello che ci gira intorno ha un valore, ma alla fine valgono solo i tre punti, quelli sono importanti.

Sentite un po’ questa pressione da risultato, di dover vincere a tutti i costi?Guardate l’anno scorso la prima volta che ho fatto conferenza stampa mi è stato detto che avevamo l’obbligo di vincere, e io rispondevo che invece la mia squadra deve avere la voglia di vincere. E lo continuo a dire, quest’anno deve avere la voglia di fare punti. Ora è chiaro, non abbiamo ancora vinto, giochiamo in casa, e quindi può esserci intorno a noi un’atmosfera differente, ma la mia squadra deve avere voglia di fare risultato, questo è diverso.

verona beneventoStatistiche alla mano, gol fatti e subiti, nemmeno il Benevento se la passa benissimo, è uno scontro diretto per tanti punti di vista, è importante provare, a spese possibilmente del Benevento, di ribaltare queste statistiche.
Se uno sente quello che succede a Benevento sentiamo le stesse cose: adesso bisogna vincere a Verona perché inizia il nostro campionato, ognuno fa il gioco delle parti. Io ho visto il Benevento come una squadra viva, in salute, e noi per fare risultato dobbiamo fare una prestazione più forte, più decisa e determinata rispetto a Torino per poter avere la meglio. Il Benevento viene da una sconfitta con l’Inter ma io non vado dietro ai numeri.

Rispetto a Torino però il Verona, contro il Benevento, dovrà dare prova di continuità di rendimento soprattutto mentale.
La partita di Torino l’ho portata più volte come esempio alla squadra. Perché in quanto a determinazione e volontà, lì siamo stati premiati.

verona beneventoParlando di Benevento, uno dei più bei Verona visti l’anno scorso fu proprio quello che perse 2-0 al Ciro Vigorito, nonostante l’espulsione dopo 6 minuti di Caracciolo, dal punto di vista di gioco e agonismo fu uno dei più bei Verona di Fabio Pecchia.
Sì, l’ho detto anche stamattina ai ragazzi, giocare in 10 quasi dall’inizio e non dare mai la sensazione di essere in inferiorità numerica, quello ha lasciato grande rammarico e dispiacere non averla portata a casa. Anche nel ritorno uscì una bella partita con due squadre che cercavano entrambe la vittoria, e alla fine uscimmo con un pareggio. Quello che è stato è stato, mi auguro lunedì di vedere un Verona più bello e più forte dell’anno scorso.

Verona e Benevento sono due squadre baldanzose e anche un po’ sfacciate, da quello che si è visto l’anno scorso in serie B, questa sfacciatagine di fondo rischia di perderla quando ti misuri con la serie A, ed è difficile mantenere sè stessi, annacquandosi, considerando che devi rispettare chi hai di fronte volta per volta.
Non si tratta di snaturarsi, ma bisogna adeguarsi a quello che hai di fronte. Da parte sia mia che di Baroni c’è la voglia di dare un’identità per quello che si vede poi in campo. Chiaro che l’anno scorso era diverso, ma quest’anno ci dobbiamo adeguare agli avversari e al campionato, ma la voglia di fare delle cose deve restare tale.

Per quanto riguarda invece le condizioni dei giocatori gialloblù, a parte la squalifica di Bruno Zuculini e Ferrari infortunato, mister Pecchia ha tutti a disposizione, compresi Heurtaux e Zaccagni che ieri erano parsi in forse.