Le pagelle. Melara imprendibile, Mucciante da rivedere

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MELARAGori 6: Tradito da una disattenzione generale della difesa in occasione del gol del Catanzaro, svolge ordinaria amministrazione per il resto della serata. Chiamato in causa solo in occasione di un paio di ripartenze nella ripresa, ma niente di partcolarmente impegnativo.

Padella 6: A parte qualche disattenzione comunque non grave, mostra la personalità che lo ha reso un idolo dei tifosi. A Catanzaro segnò un gol pesante due anni fa in un quarto di finale play off, stasera bada più a contenere Razzitti riuscendoci senza sbavature.

Lucioni 7: Il solito baluardo. In difesa comanda le operazioni e rende la giornata difficile a Razzitti ed Agodirin. Un muro invalicabile. Palesemente di un’altra categoria.

Mucciante 5: Auteri lo sceglie per far rifiatare Pezzi ma il contributo in termini di sicurezza è diverso. Rimedia il solito giallo e nel finale si rende protagonista di uno svarione che poteva costare caro consegnando la palla ad Agnello in zona rossa.

Melara 7: Imprendibile per la difesa del Catanzaro. La squadra calabrese rischia di diventare la sua vittima preferita: dopo il gol all’andata e quello ai play off, arriva un’altra perla su leggera deviazione di Squillace. I pericoli più importanti arrivano dalla sua corsia.

Del Pinto 6,5: Non cede alla tentazione del fallo tattico e preserva la sua diffida (un giallo gli avrebbe fatto saltare il derby con la Casertana). La prestazione è pienamente sufficiente. Del resto in terra calabrese una sola squadra ha giocato davvero a calcio: il Benevento.

De Falco 6,5: Avrebbe potuto essere l’eroe di giornata ma all’84’ fallisce un destro per lui semplicissimo su appoggio di Raimondi. Il Benevento, comunque, senza l’ex Bari sarebbe un’altra squadra. Alza e abbassa i ritmi quando vuole.

Lopez 6: L’intesa con Mucciante è pari a zero e questo lo inibisce a cercare il fondo con frequenza. In fase difensiva non gioca la sua miglior partita, ma è il solito guerriero. (al 62′
Campagnacci 5,5: Avrebbe l’opportunità di incidere con la sua freschezza ma non la sfrutta).

Ciciretti 6: Un tantino meglio rispetto alla scorsa settimana ma comunque in flessione rispetto al pirotecnico trimestre precedente. Ci può stare, anche perché nonostante la forma non ottimale riesce a rendersi pericoloso. Al 56′ impegna Grandi su punizione, al 77′ fa lo stesso dal limite (dall’83’ Pezzi s.v.).

Cissè 6: La dea bendata non lo prende in simpatia. Poco dopo il 90′ ha due chance clamorose ma viene prima murato e poi beffato dalla mira. Il suo colpo di testa sfiora il palo e va sul fondo a Grandi già disperato e rassegnato al peggio: sarebbe stato il gol partita. Prima di allora più lotta che tecnica e fraseggio.

Marotta 5,5: Dopo 53 secondi la sua bordata dal limite aveva lasciato presagire un’interpretazione da oscar per il Diablo, ma a quel destro non hanno fatto seguito acuti. Anzi, al minuto 33 sbaglia un gol già fatto su una punizione pennellata da De Falco sulla sua testa. Doveva solo spingerla in porta, si sta ancora chiedendo come abbia fatto a non centrare lo specchio. (73′ Raimondi 6,5: dà vitalità e grinta in un finale d’assalto)