Le parole di Imbriani sul prossimo mercato e campionato

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Carmelo Imbriani, allenatore del Benevento.

Non guardare mai al positivo ma guardare al negativo è una caratteristica di noi sanniti; ovviamente mi dispiace per non essere entrati per così pochi punti nei play-off, fa male perché è la prima volta che capita al Benevento dopo tanti anni di partecipazioni. I se e i ma non contano, e mi dispiace inoltre per il mio amico Boscaglia, allenatore del Trapani che fino ad un paio di giornate fa era primo e si è ritrovato secondo e quindi a disputare i play-off.

Se il calcio italiano non comincia dalle giovanili a fare bel gioco e possesso palla, in futuro gli altri paesi europei ci “mangeranno”.
So che ci si ricorda di chi vince, ma non possiamo dimenticarci di tutto quello che hanno fatto questi ragazzi che si meritavano di andare in B (attraverso la disputa dei play-off). La verità è che dobbiamo ripartire da questi errori e da queste situazioni.

In alcuni reparti ci è venuto a mancare qualche sostituto, ma abbiamo una base solida, e con qualche acquisto come si deve la squadra potrà giocarsi il campionato sin dalla prima giornata. A Viareggio siamo arrivati cotti, stanchi mentalmente, oggi abbiamo visto una squadra spensierata che cercava il bel gioco.
Foggia e Avellino sono le partite che mi fanno male di più assieme all’aver giocato in inferiorità numerica dal primo minuto in casa con la Ternana. Col Foggia giocammo come gioca una tipica squadra di terza serie, ovvero senza cercare di fare possesso palla.

La storia dice che siamo fuori, restano i numeri sì, ma fanno piacere fino ad un certo punto.
Sono convinto che il presidente ci regalerà giocatori con le qualità che chiediamo io e Jorge, giocatori adatti al nostro modo di giocare. Con il presidente e con il direttore parleremo chiaro su giocatori che abbiamo visto anche in questo campionato.
Giocatori giovani e vogliosi che vogliano far parte di questo progetto.
Noi non vediamo l’ora di incominciare perché vogliamo continuare il buon lavoro fatto finora.

Per diventare una grande squadra (visto che alcuni cominciano a studiarci) penso che bisogna avere la possibilità di schierare anche altri moduli; per esempio Conte che era un malato del 4-2-4, ora è primo in classifica con altri moduli (4-3-3, 3-5-2, eccetera), e pensare che tempo fa mi disse che non avrebbe mai cambiato idea in proposito.
Ora vediamo chi prenderemo, e ci regoleremo di conseguenza.