Imbriani: Speriamo di sfatare questo tabù che ci vede sempre perdenti dopo la sosta.

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Carmelo Imbriani, allenatore del Benevento.

Questa prossima partita col Carpi la prepariamo come abbiamo fatto con le precedenti, ovvero come se fosse l’ultima. Entrambe le squadre sono in gran forma. Loro hanno un obiettivo importante alla loro portata, a soli 3 punti dal primo posto; all’inizio hanno fatto la squadra per salvarsi, ora sono lì sopra, ed è normale che ci credano, ma così come la partita di domenica è importante per loro, lo è anche per noi per i play-off. I ragazzi sanno che sarà decisiva, così come lo saranno le successive se questa ci andrà bene.

Penso che loro dovranno fare la partita, e non come hanno fatto a Monza dove portatosi in vantaggio si sono poi messi in dieci dietro la linea della palla per difendere il risultato.

Sicuramente Luisi e Vacca non hanno le stesse caratteristiche di Rajcic, e stesso loro due, tra di loro, hanno caratteristiche differenti. Non scordiamoci poi che anche De Vezze può giostrare come vertice basso del centrocampo come Ivan, ma in generale stiamo provando anche altre soluzioni, è normale cambiare sempre qualcosa in base all’avversario di turno, faremo le nostre contromosse che però ora non vi rivelo.

Abbiamo tre attaccanti che stanno bene adesso, quindi è giusto che tutti stiano sul pezzo e che nessuno si senta già titolare.
Ogni volta che qualcuno ha sostituito un infortunato o uno squalificato ha poi sempre fatto bene.
Luisi si è allenato lì a Carpi per un periodo, è carico e ho sentito le sue dichiarazioni di ieri, mi fa molto piacere quello che ha detto, alla sua età ancora non molla.

Dobbiamo restare concentrati dal primo all’ultimo secondo, loro giocano da un po’ assieme e hanno un bel mix tra giovani e anziani. Speriamo di sfatare questo tabù che ci vede sempre perdere dopo ogni sosta, non possiamo permetterci di sbagliarla, altrimenti il treno dei play-off non ci aspetta più e se ne va via.

I ragazzi devono stare tranquilli come fatto in questa settimana, tutti loro sono una squadra che si merita quell’obiettivo che ora non voglio nemmeno nominare, una squadra che finora ha fatto tanti sacrifici.

Mi hanno detto che anche Notaristefano è un “malato” di tattica come noi, io mi aspetto di fare una partita come quella di Avellino, in cui nei primi dieci minuti abbiamo studiato l’avversario, anche se spero di passare quanto prima in vantaggio e di riuscire poi a mantenerlo. 
Senza fare altri programmi, continueremo a fare il nostro lavoro, sempre col rispetto degli avversari.
Essere soddisfatti del cammino fatto in queste 17 giornate è normale, non dire di esserlo sarebbe come negare l’evidenza. Voglio scrivere una pagina nella storia di questa società che amo, anche per poter chiudere quella ferita che ho ancora aperta, lo sapete (N.d.R.: la finale col Crotone).

Sinceramente il giocatore che mi piace di più dei loro attaccanti è Ferretti, ma anche gli altri non sono da meno, ho visto che gli ultimi minuti giocano con tre attaccanti quasi sempre, quando pareggiano o perdono avanzano anche Cioffi sulla linea d’attacco.

Se ci sarà molta gente, da parte nostra sarà come giocare in casa, e ciò ci fa molto piacere. Speriamo che il campo di Reggio possa portarci bene come contro la Reggiana.