Un giallorosso in prestito saluta la sua squadra e valuta il futuro

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Ogni finale di stagione riserva degli addii. Giocatori con la valigia, pronti a cambiare casacca o fare ritorno alle società di appartenenza dopo un campionato vissuto in prestito. E’ il caso, quest’ultimo, di Mamadou Kanoute, spedito dal Benevento alla Juve Stabia a maturare esperienza e a farsi le ossa. Il senegalese ha disputato una buona annata a Castellammare di Stabia, attirando su di se l’interesse di diverse società. Il Benevento lo riporterà a casa sicuramente e con calma ne valuterà il destino, trattenendolo o girando ancora una volta in prestito ma questa volta in cadetteria.

Kanoute, intanto, ha salutato la Juve Stabia attraverso un messaggio via Facebook, pubblicato nei giorni scorsi. Parole che sanno di addio quelle del classe 1993. «Purtroppo siamo arrivati a fine stagione nel modo che non avrei voluto, a causa di un infortunio non ho potuto aiutare i miei compagni nella doppia sfida con la Reggiana, ma è stata davvero una emozione grandissima vedere tutta quella gente applaudire i ragazzi a fine gara. Questa squadra è stata per me una famiglia, un gruppo meraviglioso in cui eravamo tutti fratelli ed abbiamo lottato fino alla fine l’uno per l’altro con un unico obiettivo in testa, la Serie B. Questa stagione è stata importante per me, un’esperienza che mi ha arricchito e mi ha fatto maturare tanto, questa città e questi tifosi non meritano la Lega Pro ma molto, molto di più. Ringrazio i tifosi, gli allenatori, i direttori, i collaboratori, lo staff tecnico e medico, Pasquale Martinelli e tutta la famiglia delle vespe, infine un abbraccio speciale va al Presidente Manniello che è il primo tifoso della Juve Stabia».