De Zerbi: per un’ora il pareggio stava anche stretto a questo Benevento

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Il Benevento torna dall’ennesima trasferta di questo campionato senza alcun punto nel carniere, il mister giallorosso Roberto De Zerbi risponde alle domande di Rai Sport, tra cui anche quella di Ivan Zazzaroni.

beneventoQuesta con l’Inter sarebbe potuta essere una partita che avrebbe potuto cambiare il vostro campionato?
Innanzitutto questa sconfitta lascia l’amaro in bocca perché al di là degli episodi già il pareggio in quell’ora ci poteva andare stretto. E comunque no, il nostro campionato possono cambiarlo tutte le partite se le affrontiamo come l’abbiamo affrontata oggi, con l’umiltà di saper di essere inferiori ma con la voglia di divertirsi con la palla perché voglio che i giocatori si divertano, e con l’ambizione di poter anche portare via tre punti in uno stadio importante contro una squadra più forte, ma alla fine è sempre il campo ad essere giudice.

12 gol di testa presi su calci da fermo sono molti, questo è un problema che va risolto se si vuole avere ancora qualche speranza di salvezza.
Noi prendiamo spesso gol da calcio piazzato, poi commettiamo anche degli errori nel penultimo o nell’ultimo passaggio, perché oggi abbiamo fatto non so quanti tiri in porta, e sicuramente ne avremmo potuti fare perlomeno il doppio se avessimo fatto la scelta giusta nell’ultimo passaggio. 

benevento[Ivan Zazzaroni] Roberto ne avete fatti 10 voi e 9 l’Inter. Devo dirti sinceramente che non ti faccio i complimenti perché mi fa arrabbiare. Il primo tempo avete giocato una grande partita, molto meglio dell’Inter; è chiaro che ci sono dei difetti di qualità: migliorate a gennaio per esempio con Brignola che è un ragazzo interessantissimo, lo so che non lo avete comprato, che era già vostro, però sei stato tu che lo hai fatto affermare. Nel secondo tempo avevate una squadra che ripiegava spesso su sé stessa, girando palla indietro, cercando più di gestirla, mentre nel primo tempo sembravate più intraprendenti.
Ti spiego qual era l’idea: siccome abbiamo tanti giocatori non al 100%, a Roma è capitato di partire forte e di subire poi il calo fisico, arrivando poi a perdere la partita; allora io ho chiesto di alternare le velocità, alcune volte andando a spingere e a cercare il gol, altre volte a cercare di rallentare per non far entrare troppo in partita l’avversario perché purtroppo noi non riusciamo a fare le partite con quell’intensità che dovremmo fare e che mi piacerebbe avere.

beneventoIn conclusione De Zerbi le chiediamo se le sarebbe piaciuto poter lavorare prima con questa squadra e se forse in cuor suo teme che ora sia ormai troppo tardi, anche rispetto a quei calciatori che sono arrivati come Sagna, Sandro, gente pluridecorata in campionati importanti come la Premier League.
Sagna non è al massimo della condizione, ma oggi l’ho voluto far giocare lo stesso perché i campioni in questi stadi riconoscono subito le partite che si devono andare a fare contro questi avversari. Magari questi campioni in queste partite trovano la forza che non dimostrano durante la settimana perché la domenica è un’altra cosa giocare la partita rispetto ad un allenamento. Noi ci crediamo il giusto, è chiaro che se fosse possibile mi piacerebbe partire in ritiro con questa squadra, e questo sarà sempre il più grande rimpianto in questa stagione. Fin quando la matematica non lo dirà, è ancora tutto possibile. Il calcio ha dimostrato che non bisogna mai parlare prima dell’esito finale.