Benevento, Lucioni e il presunto doping: aperta la “Caccia alle Streghe”?

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beneventoPer il Benevento non c’è mai pace. Notizia di stamattina, riportata da Il Mattino è il sopralluogo effettuato dai NAS, squadra speciale dell’Arma dei Carabinieri, che su ordine della Procura della Repubblica hanno ispezionato la sede del ritiro dei giallorossi, il Mancini Park Hotel a Roma; la sede sociale del club a Via Santa Colomba e lo stadio Ciro Vigorito a Benevento e infine il centro sportivo Ariella a Paduli (dove i giallorossi si allenano durante la settimana).

Il motivo? La ricerca di eventuali medicinali e/o documenti che potrebbero confermare l’acquisizione di prodotti dopanti da parte del Benevento Calcio, e verificare anche coinvolgimenti in doping di altri tesserati giallorossi.
beneventoTutto questo segue ovviamente la vicenda del capitano Fabio Lucioni che, sospeso in via cautelativa per 60 giorni, ha già ammesso di aver usato uno spray cicatrizzante su indicazione del medico sociale, spray che però conteneva una sostanza anabolizzante, il Clostebol, e del quale il giocatore non era a conoscenza, dichiarandosi dunque innocente.
Ora resta da attendere la risposta del medico sociale Walter Giorgione che mercoledì 11 ottobre verrà interrogato da Nado Italia, al Foro Italico di Roma per confermare la tesi raccontata dal giocatore.

Il blitz dei NAS nelle sedi occupate dal Benevento Calcio, significa che sul suddetto “caso Lucioni” è stato aperto un fascicolo e che ci sarà quindi un seguito nelle indagini che verificheranno se oltre al presunto illecito sportivo di doping ci siano anche gli estremi per altri reati di natura penale, nel caso quello di Lucioni sia un evento isolato o se c’è altro da scoprire al riguardo.