Bucchi: “Tra Benevento e Foggia ci sarà sicuramente un grande spettacolo in campo”

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Domani ci sarà Benevento Foggia, vediamo quali sono le indicazioni del mister giallorosso Cristian Bucchi nella consueta conferenza pre partita effettuata come sempre nella sala stampa dello Stadio Ciro Vigorito.

BENEVENTONON CONVOCATI – Billong semplicemente non giocava da tempo, ne ha fatte 3 in 10 giorni e quindi si tratta di un normale sovraccarico. Abbiamo il rientro di Costa, c’è anche Antei, quindi mi sembrava rischioso convocarlo. Per quanto riguarda gli altri non convocati abbiamo Bukata e Filogamo che piano piano stanno riprendendo la giusta condizione, vengono da lunghi infortuni, quindi vengono da piani di recupero in aggiunta a quelli della squadra, sono clinicamente guariti quindi è già un ottimo risultato.

FOGGIA – Il Foggia innanzitutto è una squadra che gioca molto bene, e lo fa indistintamente contro ogni avversario, spinge un po’ sull’acceleratore per cancellare il meno che ha in classifica; si vedrà una partita aperta con due squadre che cercheranno la vittoria a tutti i costi e ne beneficerà lo spettacolo, ovviamente non cambierà il nostro atteggiamento a prescindere.

beneventoEPISODI – Quando siamo stati bravi a chiudere la gara come contro la Salernitana, moralmente spegni l’enfasi degli avversari mandando un messaggio forte e chiaro, quando le partite restano in equilibrio, qualunque episodio può ribaltare il discorso, questo è successo certamente sia a Venezia che a Cittadella. Ci siamo messi a soffrire più col cuore che con la mente, ci siamo abbassati troppo, e inevitabilmente possono accadere episodi, non c’era fallo di mano di Volta, non c’era fallo di Billong su Settembrini, e nell’ultima occasione su calcio d’angolo la palla di Iori era in fuorigioco. E’ stata data a loro una palla a loro, scodellata dall’arbitro e facilmente giocabile, un episodio vicino la nostra area di rigore, quindi qualcosa di strano sì è successo.

TURNOVER – Martedì sera il gruppo mi ha mandato un forte messaggio, confermando le sensazioni che ho quando alleno, tutti si sentono protagonisti e imprescindibili, non ci sono prime donne, e ho visto come anche chi è fuori, in panchina, avverte la fortuna di chi fa parte di questo gruppo, tant’è che spesso entrano in campo per festeggiare i nostri gol. Tre partite con l’alta intensità e ritmo che ci contraddistingue, prevedono che cambi da una partita all’altra vengano sempre fatti. Ci sono molti giocatori che hanno qualche botta, contusione, e quindi vediamo domattina dopo l’ultima rifinitura se avrò idee più chiare su chi schierare.

GYAMFI – Avere attaccanti forti non ci deve indurre a cercare solo loro davanti, credo che la nostra qualità debba essere questa: l’imprevedibilità in fase offensiva. Credo che solo Buonaiuto lì davanti non abbia ancora segnato, ma poteva benissimo farlo anche lui; mi piace questa continua ricerca del gol senza dare punti di riferimento ai reparti difensivi altrui.
Mi è piaciuta molto la prestazione di Gyamfi, ero dispiaciuto perché dall’inizio del ritiro è sempre stato tra quelli che si sono impegnati di più, è uno di quelli che è migliorato di più e si meritava certamente il debutto dall’inizio. E’ un bravo giocatore ed è anche un ragazzo squisito, certamente avrà molto spazio in questa stagione.

NOCERINO E VIOLA – Nocerino può ricoprire il ruolo di play con qualità, contro il Cittadella era difficile perché sono abili a fare giocare male gli avversari, soffocando le fonti di gioco, quindi non credo che sia stato l’atteggiamento degli avversari a impedire il gioco a centrocampo, e non quindi l’assenza di Viola. Nocerino ha le qualità per ricoprire anche il ruolo di regista, con la differenza che Nocerino è un adattato di qualità, mentre per Viola quello di regista è il ruolo fatto apposta per lui, visto che sa dettare i tempi con la giusta esperienza.

RAPPORTO UMANO – Prima di essere allenatori si è uomini, fondamentale è l’aspetto umano, non basta conoscere il calciatore in quelle due ore di allenamento, per farli rendere al massimo bisogna conoscerli bene anche sull’aspetto umano. Mi piace instaurare un rapporto fondato su fiducia e stima reciproca, non potrei mai fare questo mestiere senza questi valori. Non vado a cena con i calciatori, non ci sentiamo a telefono, ma mi piace avere questo tipo di rapporto con i miei ragazzi. Apprezzo quelli che la pensano come me, e mi piace che ci sia un momento in cui usciti fuori dal campo, ci sia un equilibrio non dettato dai ruoli, con persone che condividono momenti sia belli che meno belli.

ANNUNCIARE I TITOLARI – A me dispiace sempre escludere qualcuno dalla formazione titolare, io sono in difficoltà e loro questo lo sanno, giocheranno sicuramente quelli che nella mia testa possono portarci alla vittoria, ma anche quelli fuori ci possono portare alla vittoria nella mia testa, con il loro atteggiamento e con il loro possibile ingresso in campo. Per ora posso solo confermarvi la presenza di Puggioni tra i titolari.