Benevento – Avellino 1-2. Tabellino e cronaca.

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Reti: 11′ De Angelis rig. (A), 28′ Castaldo rig. (A), 33′ Pedrelli (B).

Benevento (4-3-1-2): Mancinelli; Pedrelli, Mengoni, Signorini, D’Anna; De Risio (30′ Rinaldi), Rajcic, Montiel; Mancosu (73′ Carotti); Germinale (61′ Montini),  Marchi.
A disp. Baican, Bolzan, Davì, Altinier.
All. Martinez

Avellino (4-4-2): Fumagalli; Bittante,  Fabbro, Giosa, Bianco (77′ Pezzella); Catania (66′ Zappacosta), D’Angelo (77′ Massimo), Angiulli, Bariti; Castaldo, De Angelis.
A disp. Di Masi, Panatti, Izzo, Biancolino.
All. Rastelli.

Arbitro: Sig. Fabio Maresca di Napoli
Assistenti: Sigg. Matteo Bottegoni di Terni e Antonio Pignone di Empoli.
Ammoniti: 10′ Pedrelli (B), 21′ Giosa (A), 29′ Castaldo (A), 34′ Mancosu (B), 36′ Rajcic (B), 52′ Bittante (A), 55′ D’Anna (B),   Espulsi: 28′ Signorini (B), 45′ espulso il team manager del Benevento, Alessandro Cilento.
Angoli: 7-6 per l’Avellino ( Pt 5-3 per l’Avellino).
Recupero: Pt 5′, St 6′.
Spettatori: 
5923 spettatori di cui 1723 abbonati.

Le azioni:
Primo tempo.

10′ Cross dalla destra per l’Avellino, Pedrelli tenta di appoggiare di petto a Mancinelli, ma tocca la sfera col braccio, la terna arbitrale se ne avvede e decreta il rigore ammonendo il terzino giallorosso.

11′ Sul dischetto va l’ex De Angelis che calcia con Mancinelli che intuisce il tiro e para, ma la palla finisce comunque in rete: 0-1.

21′ Mancosu atterrato da Giosa al limite dell’area irpina, punizione a giro di Montiel ma la conclusione finisce alta sulla traversa.

26′ Corner per il Benevento, la difesa irpina spazza ma al limite dell’area è appostato Mancosu che carica un destro al volo: palla che sfiora l’incrocio dei pali alla sinistra di Fumagalli.

28′ Palla che rimbalza in area, Signorini non interviene, Castaldo da dietro lo spinge leggermente e il giovane centrale giallorosso tocca inevitabilmente il pallone con il braccio: difensore espulso e secondo rigore per l’Avellino.

29′ E’ lo stesso Castaldo che si è procurato la massima punizione a calciarla: questa volta Mancinelli non riesce ad intervenire venendo letteralmente spiazzato dalla conclusione: 0-2.

32′ Pedrelli sfrutta un errore nello stop di Castaldo sulla fascia destra, conquista quindi palla ed entra in area, calciando subito di sinistro fulminando Fumagalli quasi immobile sulla conclusione: 1-2. Il Vigorito si infiamma.

35′ Rajcic a centrocampo appoggia di testa per Montiel che di prima col piatto destro lancia Marchi in area, l’attaccante si porta avanti la sfera con un bel palleggio ma al momento del tiro viene anticipato da Giosa che nel frattempo aveva recuperato.

42′ Mengoni mette in mezzo dalla destra, Fumagalli respinge in tuffo il pallone che arriva a Mancosu, il trequartista giallorosso prova un tiro-cross ma Fumagalli riesce a bloccare in presa bassa.

Secondo tempo

7′ Girata di Catania in area col sinistro, Mancinelli blocca basso.

9′ Bariti ci prova da fuori, palla alta sulla traversa.

25′ Azione sulla sinistra: D’Anna riceve palla da Mancosu in area ma è alquanto precipitoso e da ottima posizione calcia immediatamente al volo col sinistro che non è il suo piede, palla fuori. Incredibile occasione sfumata dal capitano giallorosso.

37′ Zappacosta dalla destra crossa sul secondo palo, Bariti di destro al volo, calcia un diagonale con palla che sfiora il palo.

49′ De Angelis in area con l’interno sinistro tenta di piazzare la palla sul secondo palo basso, ma il palo viene solamente sfiorato.

51′ Punizione di Montiel vertice alto sulla sinistra dell’area, Fumagalli respinge coi pugni in corner.

 

Benevento, Stadio Ciro Vigorito, venerdì 21 settembre 2012.
Grande cornice di pubblico a Benevento, nonostante l’anticipo al venerdì, quasi 6000 spettatori di cui un 300 proveniente da Avellino e appostato in curva Nord, settore ospiti. Derby sentitissimo da entrambe le tifoserie e la coreografia da parte sannita e striscioni da entrambe le parti lo fanno ben intendere.
Purtroppo in campo le cose sono ben diverse, e mentre il Benevento sente così tanto la sfida da scendere in campo molto mollemente, dall’altra parte l’Avellino che non ha niente da perdere non avendo i favori del pronostico dalla sua, scende in campo con un piglio più deciso.
La dimostrazione la si vede nei primi minuti di gara in cui il Benevento non riesce a mettere in pratica la sua idea di gioco fatta di molto possesso palla; anche perché il pressing dell’Avellino è molto alto.
Come se tutto ciò non bastasse, la difesa giallorossa commette due errori grossolani che portano a due assegnazioni dal dischetto per l’Avellino, e nella seconda occasione il Benevento si ritrova anche in 10 per un rosso diretto a Signorini.
Il Benevento scosso dal doppio svantaggio sembra per un attimo riaccendersi, con una splendida conclusione di Pedrelli che si fa perdonare l’ingenuità del primo rigore.
Dal gol del Benevento in poi la partita sembra però finire, a salire in cattedra e ad ergersi come vero e proprio protagonista dell’incontro è il direttore di gara, il signor Maresca da Napoli che inizia a spezzettare il gioco con assegnazioni di punizioni e falli laterali il più delle volte invertiti. Dagli spalti cominciano a lanciare oggetti in segno di protesta, si accende anche una rissa tra i giocatori delle due squadre con piccola sospensione del match che porta poi ad un sostanzioso recupero (ben 5 minuti), in questa bolgia a farne le spese è il team manager giallorosso Cilento che viene espulso per proteste dalla panchina.

Nel secondo tempo come ha ben sottolineato l’allenatore sannita Martinez si sono affrontate due squadre: una che voleva giocare e l’altra che faceva di tutto per impedire all’altra di farla, attivandosi in una continua opera di distruzione.
L’arbitro non scende dal piedistallo e ingannato anche dalle numerose pantomime di diversi giocatori irpini, spezzetta continuamente il gioco richiedendo più volte l’intervento della barella.
Sballata inoltre anche la gestazione dei cartellini per il direttore di gara, tant’è che da più parti dello stadio si innalza il coro “Venduto, venduto”, e dalla nostra postazione sono diversi i tifosi giallorossi che intimano a noi giornalisti di scrivere nei nostri articoli l’inadeguatezza della direzione di gara (per non usare eufemismi ben più coloriti).
Il recupero della ripresa è ancor più lungo di quello dei primi 45 minuti: sono infatti ben 6, ma nonostante il lungo prolungamento della gara, il Benevento non riesce a pervenire al pareggio.

Dopo i tre fischi conclusivi, l’Avellino espugna il campo del Benevento per la seconda volta nella sua storia (la prima era avvenuta addirittura 55 anni fa), resta imbattuto con 2 vittorie e 2 pareggi, e si porta a 8 punti in classifica, al pari del Perugia (che però ha una partita in meno), il Benevento resta a 6 punti e perde l’imbattibilità interna stagionale.