Baroni annuncia un’assenza e rigetta le critiche: “Ora dimostriamo chi siamo”

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L’allenatore giallorosso Marco Baroni ha parlato a 360 gradi nella conferenza stampa del Ciro Vigorito in vista della sfida del Picco contro lo Spezia. Modulo, infortunati, condizione psicologica e classifica sono stati tra i temi affrontati con i giornalisti. Questo un riassunto delle dichiarazioni del tecnico toscano.

MODULO –  “Ultimamente Ceravolo veniva marcato spesso dai due centrali, quindi ho voluto riempire lo spazio con due punte, affiancandogli Cissé a cui piace partire dall’esterno e venire a prendere palla tra le linee. Per quanto riguarda i moduli non è lì il problema, la squadra gioca molto, anche troppo, siamo la squadra che ha attaccato di più in assoluto. Noi abbiamo bisogno di ritrovare la compattezza difensiva e se stai principalmente la maggior parte della gara in attacco, è difficile poi coprire i 50 metri della nostra metà campo. E’ vero che ora non stiamo facendo punti, è acclarato, ma dobbiamo capire come arriva questo.

DIFESA – “Abbiamo subito diverse reti, ma solo 5 su azione, tutte le altre sono arrivate su rigori e palle inattive, non è che la difesa è diventata una difesa che prende gol sempre. Difendere a metà campo non è facile, in questo momento stiamo cercando gli accorgimenti per risolvere il problema”.

EPISODI – “Non è che dobbiamo aspettare che ci arrivino gli episodi positivi per risolvere le partite, dobbiamo andare a cercarceli noi. Per quanto riguarda i numeri in classifica, questi magari ci condannano, ma se vediamo i numeri, le statistiche di ciò che viene fatto in campo, siamo tra le migliori. L’attenzione deve arrivare da parte di tutti, da chi sta in avanti fino ad arrivare al portiere che è l’ultimo difensore”.

TRAPANI – “Attaccare in serie B squadre arroccate davanti alla propria area di rigore, dove c’è molta più densità, porta a diverse condizioni: parate del portiere, ripartenza della difesa oppure gol. Uno dei motivi per cui spesso questa situazione dove le squadre si chiudono di più, viene intensificata ancor di più nel momento in cui gli avversari poi mettono palla nella nostra metà campo e succedono occasioni come col Trapani, dove abbiamo fatto il maggior numero di attacchi, ma alla fine abbiamo perso con pochissimi tiri in porta subiti.
Se andiamo a vedere le prime partite dove giocavamo con un pochino più di timore, giocavamo più bassi, poi abbiamo iniziato a credere di più nei nostri mezzi. Ora non è che dobbiamo tornare indietro, ma dobbiamo imparare a leggere meglio la partita, arrivando poi ai presupposti per vincerla. La squadra corre, la squadra cerca, è normale che dopo il secondo rigore ti arriva addosso una pesantezza, sia nei piedi che nella testa. Dobbiamo trovare il giusto equilibrio. Non ho rimproverato la squadra, ma ho solo chiesto di responsabilizzarsi più tutti, ancor di più. Bisogna alzare la prestazione individuale e l’attenzione”.

SITUAZIONE INFORTUNI – “Contro lo Spezia ancora una volta Falco non sarà disponibile, spero di averlo per martedì. Puscas non è ancora pronto, serve almeno un’altra settimana di lavoro. Bagadur anche lui deve tornare a lavorare sul campo, sta a posto fisicamente. Per quanto riguarda Padella deve stare fermo ancora 7-8 giorni e poi riprendere il lavoro.
Cerco sempre di essere attento alla migliore condizione fisica dei miei giocatori, ma direi  più psico fisica, perché fisicamente stanno tutti bene. Eramo è stato preso perché ci può dare una mano, adesso il suo infortunio è lontano, sono già due settimane che è entrato e sta lavorando, insomma è pronto. Ciciretti mi sento di confermarlo che è a posto, ha avuto solamente un piccolo risentimento tendineo, abbiamo preferito farlo scaricare perché è uno di quelli che è rimasto sempre in campo, sempre poco sostituito, abbiamo preferito fargli tirare il fiato”.

SPEZIA – “Il Picco è un campo difficile e lo Spezia una squadra difficile che gioca con veemenza, sicuramente ambiva a fare un campionato di vertice. Hanno molta fisicità in alcuni giocatori, e in più giocano anche. Ho visto il primo tempo contro il Cittadella e si è giocato solamente 16 minuti effettivi, è un test importante perché se non sei a mille è difficile giocare a La Spezia.
Sto valutando quale modulo sarà meglio adottare, ma in realtà devo valutare di più resistenza e compattezza. Non si può pensare che uno che ha fatto un campionato come questo poi pensa a mollare le motivazioni perché già soddisfatto di ciò che è stato finora fatto. Ripeto, qualcosa non è andato come pensavamo potesse andare in qualche partita, dobbiamo trovare la soluzione per venirne fuori perché sono convinto che questo gruppo ha tutte le risorse per lottare fino in fondo”.

PLAY-OFF – “Se noi siamo ancora lì, nelle posizioni di vertice, nonostante le ultime gare perse o pareggiate, vuol dire che prima abbiamo fatto qualcosa di importante e che non tutti corrono in questo campionato, ci sono squadre con meno punti di noi che al momento sono con l’entusiasmo alle stelle, sarebbe un peccato non essere protagonisti in questa ultima parte di campionato in cui mancano dieci partite. Comunque questo non è un campionato in cui sin da adesso si possono fare già calcoli per i vari obiettivi delle squadre del campionato”.

GIRONE DI RITORNO – “Non voglio rispondere sul fatto che le mie squadre nel girone di ritorno si sgonfiano sempre, lo scorso anno col Novara a Bari abbiamo recuperato una partita in inferiorità numerica. Non possono andare dietro a queste illazioni, a tanti fa comodo che noi qui perdiamo l’equilibrio, e non voglio assolutamente partecipare a questo “gioco”. Abbiamo avuto delle battute d’arresto, ma il problema ripeto non è nella condizione psico fisica, contro il Trapani alcuni dei loro giocatori si buttavano a terra per i crampi, noi invece no. Sono molto sereno e concentrato sul lavoro per arrivare tutti all’obiettivo che vogliamo perché il primo obiettivo della salvezza lo abbiamo raggiunto. Ora mi preme solo di fare bene”.