Dopo la sconfitta in quel di Benevento, da Taranto riecheggiano le parole del giovane vicepresidente pugliese, Valerio D’Addario, in merito all’omologazione del risultato di 2-1 a favore del Benevento. D’Addario pone l’accento sulla decisione del direttore di gara Fabbri, di far riprendere dopo 20 minuti, una partita sospesa per il calo di illuminazione dei riflettori dello stadio Vigorito, nonostante le condizioni di luce non fossero cambiate nel lasso di tempo.
“Abbiamo deciso di inoltrare reclamo perchè l’atteggiamento di Fabbri in occasione della sospensione del match non ci ha convinto. Ci proviamo, anche se non ci aspettiamo nulla. Ci sentiamo presi in giro“.
Nonostante la volontà mostrata nel ricorso, il vicepresidente sottolinea come nel secondo tempo il Taranto abbia fatto poco per giocarsi la gara: “Abbiamo sbagliato approccio e ciò deve farci capire che non bisogna mai abbassare la guardia. Potevamo estromettere definitivamente il Benevento dai giochi per la promozione, e invece abbiamo fatto tutto il contrario rimettendolo in corsa.”
La società giallorossa dal canto suo è sicura del proprio operato, visto che l’impianto di illuminazione dello stadio Vigorito raggiunge un livello massimo di 1500 lux, e in caso di emergenza (c0me avvenuto ieri sera), garantisce un livello minimo di 800 lux, ovvero proprio ciò che è richiesto dalla Lega.