Relazione sulla terna arbitrale di Ferrini-Alba Sannio

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Giorgio FerriniArbitro : Romano  Emilio ( Sez. Nola )

Assistente n° 1 : Mazzariello  Gerardo ( Sez. Nola )

Assistente n° 2 : Rea  Marco ( Sez. Nola )

1: Applicazione delle regole del gioco

L’A. ha  applicato il regolamento  in maniera  “ libera” . In alcune circostanze, ha indugiato troppo nella concessione del vantaggio ( ha sollevato le due braccia ) e soprattutto nelle zone centrali del terreno di gioco ha sorvolato su un numero alquanto alto di falli aerei, in modo particolare, in quelli in cui il giocatore si è aiutato, in maniera pericolosa con i gomiti sempre troppo ampi e colpenti. Probabilmente rea la posizione, non ha appieno valutato alcuni episodi di fallo di mano in area di rigore. Ambedue visti dallo stesso e valutati involontari. Sul primo ha alzato il braccio ( si alza però per la concessione del vantaggio, in questo caso il difensore ospite che ha colpito con il braccio è rimasto nel possesso della sfera ). Sul secondo, sulle preteste dei locali, ha gridato la sua certezza  decisionale anche al capitano, indicando la sede anatomica di tocco, ovvero il ginocchio, nel colorito idioma originale campano.

2: Prevenzione e disciplina

L’A. ha  soprautilizzato il richiamo verbale, nel senso che  pur necessitato nelle circostanze è  andato nei modi oltre le righe, gridando ed alterando la voce. In queste occasioni anche i calciatori di ambedue le compagini, si sono guardati cercando, increduli,  nell’altro la conferma di quanto sentito. Un modus relazionale, quindi , non naturale e non rispettoso dei ruoli. Sono certo che tale sua caratteristica possa essere limata, anche perché nel corso del riconoscimento negli spogliatoi aveva avuto un approccio normale. Quindi è da pensare che tale artefazione sia frutto del tasso agonistico della gara. Ha  sorvolato su una protesta plateale di un calciatore locale, esibendo allo stesso il cartellino, per un fallo “veniale”. E’ necessario un maggiore  equilibrio. Se a fine gara anche l’osservatore ha mostrato qualche incertezza sul n° di maglia del calciatore locale ammonito, vuol dire che l’esibizione del cartellino non è stato troppo chiaro.

3: Preparazione atletica e posizione sul terreno

L’A. longilineo, ha mostrato una buona tenuta atletica che avrebbe potuto essere sfruttata meglio percorrendo altre zone del terreno di gioco tale da assumere posizioni più idonee al controllo del gioco in svolgimento, ovvero più a ridosso, in considerazione del tasso agonistico della gara. Vale il discorso di sempre. E’ meglio intervenire tempestivamente ed oculatamente piuttosto che in ritardo e con un margine di errore.

4: Valutazione comportamentale dell’Arbitro

Una maggiore naturalezza del modo di porsi  ne farà un A. proiettato verso la categoria superiore della CAN-D, ma che per la quale dovrà ancora lavorare. E’ maturo per tale categoria magari anche in gare più impegnative. Riassumendo con un unico termine la sua prestazione,  ho visto un A. irruento che a tratti si è erto a protagonista.

Assistente n° 1 ( lato panchine )

Deve curare la rapidità del movimento nell’allinearsi al penultimo difensore.

Assistente n° 2

Molto convincente e sicuro. Ha coadiuvato l’A. con segnalazioni precise.


Avv. Vincenzo Caldora