Il Ponte si interroga sul futuro. Zotti: «Con questi dirigenti in qualsiasi categoria»

122

La stagione è ormai finita. Il Ponte, con un turno di anticipo, è riuscito a ottenere la salvezza diretta, centrando di fatto l’obiettivo prefissato dalla società. Un cammino complicato quello dei giallorossi che speravano di patire meno sofferenze rispetto all’anno precedente.

«Potevamo fare di meglio», precisa subito Luca Zotti, «l’anno scorso eravamo inesperti e finimmo col pagare qualche espulsione di troppo. Questa stagione, invece, la fortuna non ci ha certamente aiutati. Abbiamo buttato al vento diverse partite. Dispiace perché a parte le prime della classe, Paolisi, Cervinara, Grotta ed Eclanese, tutte le altre erano sullo stesso livello. Tra noi e il Solofra, ad esempio, non ci sono venti punti di differenza ma vanno riconosciuti i loro meriti per aver disputato una buona stagione e, allo stesso tempo, vanno sottolineati i nostri demeriti».

Zotti LucaPiù che ai bilanci, però, in casa giallorossa in questo periodo si finisce con l’interrogarsi sul futuro. Le dimissioni del presidente Frangiosa non sono passate inosservate e hanno scosso l’intero ambiente. «Non so cosa sia successo di preciso. Il presidente ha preso questa decisione per motivi extra calcistici e, probabilmente, per la delusione di non aver avvertito la vicinanza dell’attuale amministrazione. Il campionato di Promozione, del resto, è molto difficile e doverlo affrontare da soli non è certamente semplice».

Il pericolo, allora, è quello di veder vanificati tutti gli sforzi compiuti. La Promozione, nonostante la salvezza ottenuta, in questo momento rimane un punto interrogativo. «Stasera ci sarà la cena di fine stagione, dalla prossima settimana credo si inizierà a pensare al futuro», conclude l’esperto difensore, «personalmente sono tranquillo, sono molto legato al Ponte e se dovesse rimanere questa dirigenza non avrei problemi a farlo anche io. Con i vari D’Aloia, Conti e Di Sauro sarebbe lo stesso dover giocare in Promozione o in Terza Categoria. Certo dopo aver ottenuto una salvezza difficile sarebbe un vero peccato veder sfumare la Promozione, ma a 33 anni ci sono cose più importanti alle quali pensare nella vita».