Montesarchio: chi ben comincia . . .

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A.C. MontesarchioSi ricomincia. Quella di questo week-and non è stata semplicemente la gara che ha inaugurato la nuova stagione calcistica del Montesarchio, è stata la “Partita” del rilancio, di una prodigiosa e profondamente voluta  rinascita. Dopo aver mancato la promozione nello scorso campionato, i sanniti si son rimboccati le maniche e son pronti a lanciare il cuore oltre l’ostacolo pur di raggiungere l’obiettivo: ergersi nella lista delle più blasonate squadre della Campania, e non solo. Da sogno a realtà. Un calciomercato roboante ha lasciato il segno tra i tifosi: dichiarazioni d’amore da parte del calciatori e di stabilità dai dirigenti hanno convinto pienamente i supporters, in più di un’occasione il vero dodicesimo in campo. Anche l’ultimo tassello, quello del terzino destro, è stato coperto con lo svincolato Raffaele Capone: non un novello ma un calciatore che per anni ha calcato i campi della prima divisione nelle fila del Benevento, del Giulianova e dell’Ancona. L’ultimo colpo ad effetto cui il duo Mataluni-Nazzaro ci ha abituato da tempo: un lusso per la categoria, un innesto pensando al futuro. Il progetto di crescita non si è affatto sminuito. La squadra è stata nettamente rinforzata rispetto all’anno scorso. Al direttore Mataluni va riconosciuta una grandissima duttilità politico-manageriale all’intero della società, cui va dato il merito, tra l’altro, di una brillante e innovativa campagna di merchandising. Rappresenta ormai la preistoria quelle pacche sulle spalle dei giocatori, quei “cinque” fuori luogo, quei pollici alzati che tanto stridevano con il deprimente percorso agonistico della squadra. I ragazzi stanno assumendo la concretezza di un Lombardo che realmente non guarda in faccia a nessuno: che sia 4-4-2 o un 4-3-3 il tecnico chiede, anzi pretende abnegazione e dedizione totale per la causa. Il Montesarchio non può fallire. E il campionato è pronto a riceverlo.  Incipit doveroso, si passa alla cronaca della partita. Vittima sacrificale il Dugenta, apparso letteralmente spaesato dalla forza della squadra di mister Lombardo, un mix di classe, dinamicità e fisicità. Pronti via e i padroni di casa si rendono pericolosi con un diagonale di poco a lato di Boscaino appoggiato perfettamente da Mauriello, che ha impegnato arduamente la retroguardia del Dugenta. Al 6’ Russo taglia in due la difesa ospite e fortunosamente insacca in rete, prima rete stagionale per il bomber dalla doppia cifra facile. Il Montesarchio è padrone del campo, Panella giganteggia in mediana coadiuvato da un roccioso Villanova. Al 12’ Capone, appena arrivato, inventa una super giocata: dal limite dell’area si beve tutta la retroguardia del Dugenta lasciando partire un fendente preciso e potente che si insacca sotto l’incrocio: esilarante. Lombardo sprona i suoi, li incita a non fermarsi, ad aggredire i portatori di palla. Mauriello si batte come un leone. La sua forza di volontà è premiata al 43’: capitan Panella lancia Polvere, la difesa non sale in tempo, a tu per tu con il portiere offre al cecchino di casa una palla deliziosa, che scivola agevolmente in rete. Triplice vantaggio. La partita psicologicamente termina qui. Nei secondi 45’ di gioco, il Montesarchio controlla agevolmente le sfuriate degli ospiti, mettendo in mostra alcune ripartenze notevoli che avrebbero potuto incrementare il bottino odierno. Anteprima di una stagione da protagonista per il Montesarchio di Mataluni, che con passione e dedizione sta dando vita a un qualcosa di impensabile un paio di anni orsono. D’altronde è risaputo che senza entusiasmo, non si è mai compiuto nulla di grande. E in paese l’entusiasmo si ravvisa ovunque, anche gli scettici dovranno ricredersi, quest’anno si volerà alto.

 

A cura di Giuseppe Parente