Il mare, la psicologia, i record: ecco a voi Marco Baroni (che doveva “sostituire” Conte)

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Jonathan Moscrop - LaPresse 08 03 2012 Torino ( Italia ) Sport Calcio Juventus vs AS Roma - Finale Primavera TIM Cup 2011 2012 - Juventus Stadium Nella foto: L'allenatore della Juventus Marco Baroni Jonathan Moscrop - LaPresse 08 03 2012 Turin ( Italy ) Sport Soccer Juventus Football Club versus AS Roma - Italian youth team league cup final 1st leg 2011 2012 - Juventus Stadium In the Photo: Juventus coach Marco Baroni

Da qualche ora il Benevento ha un nuovo allenatore. Marco Baroni torna in Campania, in una regione che lo aveva visto protagonista con la maglia del Napoli di Maradona. Grazie a qualche ricerca approfondita sul web siamo riusciti a capire qualcosa in più del nuovo allenatore giallorosso anticipando un po’ quelli che saranno i temi della sua conferenza stampa di presentazione. Ci sono tante curiosità da scoprire e diversi dati ed interessi da apprendere per delineare le caratteristiche del nuovo timoniere del Benevento.

Quando “rischiò” di sostituire Conte – Si era parlato anche di questo, nella calda estate del 2012. L’attuale C.t. della Nazionale Italiana fu coinvolto nel filone di Cremona relativo al calcioscommesse, e la panchina della Juventus Campione d’Italia era destinata a rimanere libera per qualche mese prima di tornare in possesso del legittimo proprietario. Serviva una persona di fiducia che rilevasse l’ex capitano juventino, e la società di corso Galileo Ferraris vagliò anche il profilo di Baroni, reduce dalla straordinaria esperienza con la Primavera bianconera. Poi si scelse la soluzione interna allo staff dell’allenatore leccese con Massimo Carrera prima e Angelo Alessio in un secondo momento.

Il gol storico – E’ una delle cose di cui si parla di più quando si tira fuori il nome di Marco Baroni, che nella sua vita calcistica precedente è stato un difensore scudettato. Il tricolore non è arrivato in una città qualunque, ma a Napoli. O meglio, ad essere precisi nel Napoli di Maradona. La firma sul secondo scudetto della storia partenopea, quello del 1990, porta proprio il nome di Baroni (“Cabézon”, come usava chiamarlo lo stesso Diego) che contro la Lazio, all’ultima giornata, pose il lieto fine alla cavalcata trionfale degli azzurri. Suo anche il gol numero 3.000 della storia del Napoli, altra medaglia da mostrare con orgoglio.

Il mare – Tra le passioni di Baroni c’è quella per il mare. Lo stesso allenatore, ai colleghi di Tuttonovara, aveva confessato nel dicembre scorso la passione per il windsurf, sport praticato durante le vacanze quando era calciatore. Evidente anche l’amore per la barca a vela: “Mi piace molto comandare una barca – disse Baroni -; “Il mare ha molte cose attinenti a quello che è la conduzione di una squadra. La capacità di un allenatore è quella di alzare le vele quando il vento soffia ed è il momento di andare e riuscire anche a vedere quando arrivano i problemi. In mare, come nel calcio, quando ti arrivano addosso è tardi: bisogna prevederli, così come bisogna prevedere se arriva la burrasca per abbassare le vele”.

Il carattere – Chi lo conosce lo descrive come una persona che sa usare bastone e carota. L’atteggiamento mostrato all’esterno trasmette grande rilassatezza, ma è stato lui stesso a chiarire che non è sinonimo dell’avere poco polso all’interno dello spogliatoio. “Ciò che trasmetto all’esterno non è detto sia uguale a quello che trasmetto alla squadra. Cerco di usare proporzionalmente bocca e orecchie al contrario di quanto fa molta gente nel mondo del calcio” (da Tuttonovara, 5 dicembre 2015).

Tempo libero – La lettura è uno degli interessi principali del nuovo allenatore giallorosso. I testi sono per la maggior parte quelli attinenti al calcio, ma non si disdegnano le opere di psicologia. Tuttavia per sua stessa ammissione non è sempre facile portare a termine la lettura di un testo: “Cerco di usare il mio tempo libero allo studio delle partite della mia squadra e a quello del prossimo avversario. Mi capita di leggere due o tre pagine e chiudere per poi accendere il pc”. Almeno sette le partite di calcio viste a settimana, oltre a quelle della sua squadra che vede solitamente due o tre volte. Sarà così anche a Benevento. Del resto la match analysis è una risorsa importante per ogni staff tecnico. A qualsiasi livello.

Media play off – Marco Baroni, sul campo, ha conquistato ben 183 punti nelle ultime tre stagioni di serie B. Centottantatrè in 125 gare disputate per una media di quasi 62 punti a campionato. Un ruolino da medio-alta classifica che ha fruttato i play off in due stagioni su tre. Lo scorso anno fu esonerato a Pescara ad una giornata dalla fine e non potè disputarli, mentre quest’anno ha superato ai quarti di finale il Bari battendolo al San Nicola con il suo Novara prima di arrendersi nel doppio confronto proprio al Pescara di Oddo, che gli subentrò lo scorso anno.

Record – A testimonianza della duttilità del gioco di Baroni, allenatore capace di spaziare tra il 4-3-3 (modulo più usato in assoluto finora da lui in B), il 4-2-3-1 e il 4-4-2 (usato prettamente a Lanciano) ci sono i record a cui ha condotto le sue ultime due squadre. Nel campionato di serie B 2014-2015, alla guida del Pescara, diede modo al Delfino di chiudere con il miglior attacco del torneo (69 gol) oltre che con il miglior attacco in trasferta (39 reti al passivo). Nella stagione appena conclusa, invece, ha portato il Novara a vantare la miglior difesa in assoluto della Serie B (con soli 35 gol subiti) nonché la miglior difesa in trasferta (soli 19 gol incassati).

Questo, in sintesi, è Marco Baroni. Avremo modo di conoscerlo in maniera più approfondita nelle prossime settimane. Quelle che ci condurranno dritti nella storia.

Classe '90, beneventano dentro e fuori dal campo. Pubblicista dal 2012, laureato in Scienze della Comunicazione. Dal 2009 al seguito dei colori giallorossi con un pc sottobraccio. La B un sogno realizzato, ma non c'è conquista più bella di quella che deve ancora arrivare...