Eusepi-Benevento, “il ritorno del Re”. Ma i tifosi sono divisi…

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eusepi1Diciotto gol in trentasei gare, la serie B prima sfiorata e poi fuggita via in uno sciagurato play off con il Como. Umberto Eusepi a Benevento ha vissuto una delle pagine più entusiasmanti e al contempo più drammatiche della sua carriera. Arrivato dal Perugia con un biglietto da visita di tutto rispetto nell’estate del 2014, trascinò a suon di gol la squadra di Brini nel testa a testa con la Salernitana, poi concluso trionfalmente dai granata. Al suo Benevento, secondo e sconfitto, toccò l’umiliazione di uscire al primo turno degli spareggi contro una squadra che li aveva agguantati per il rotto della cuffia. Un giorno nefasto, quello della sconfitta con i comaschi, perché portò anche alle dimissioni di Oreste Vigorito. Giorni dai quali sembra essere trascorsa un’eternità ma che distano in realtà meno di due anni. Un arco di tempo che ha visto Eusepi cercare fortune prima a Salerno e poi a Pisa, senza tuttavia raccogliere quanto sperato. Nell’estate successiva all’eliminazione il “Re” scelse la Salernitana per provare a lanciarsi in B ma vi rimase meno di 6 mesi prima di essere ceduto in Lega Pro al Pisa nel mercato di gennaio. In nerazzurro la gioia più bella sarebbe arrivata nella finale play off di ritorno con il Foggia allo Zaccheria, match chiuso nel recupero da un suo gol a suggellare un perfetto contropiede della squadra di Gattuso. Solo quest’anno Eusepi è diventato titolare inamovibile tra i nerazzurri, in una situazione comunque tutt’altro che idilliaca dal punto di vista ambientale, con le vicende che hanno coinvolto la società passata solo recentemente tra le mani di Corrado. Domani il ritorno in quella che fu la “sua” Benevento, al cospetto di una tifoseria che pendeva dalle sue labbra – o meglio dai suoi piedi – ma che si ritrova adesso divisa sull’accoglienza da riservargli. Sono in tanti, attraverso i social, a predicare indifferenza. Alcuni fanno sapere che lo applaudiranno, altri – al contrario – che sceglieranno di fischiarlo. E’ il triste destino degli attaccanti, per i quali funziona un po’ così ad ogni latitudine. Prima Re, poi, d’un tratto, persone qualunque.

Classe '90, beneventano dentro e fuori dal campo. Pubblicista dal 2012, laureato in Scienze della Comunicazione. Dal 2009 al seguito dei colori giallorossi con un pc sottobraccio. La B un sogno realizzato, ma non c'è conquista più bella di quella che deve ancora arrivare...