Dietro le quinte – Come sono nate le “maglie della storia” ?

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StampaLe abbiamo viste trionfare sui campi della Lega Pro. Le abbiamo baciate, sognate, portate in trionfo. Le maglie giallorosse firmate Frankie Garage resteranno per sempre un cimelio da onorare, un oggetto che evocherà ricordi leggendari a tutti i tifosi del Benevento. Hanno accompagnato le ultime due stagioni della strega portando una discreta fortuna; nel primo anno i giallorossi hanno ottenuto il record di punti in regular season, nel secondo hanno griffato una promozione indimenticabile.

Ma oggi vi vogliamo svelare retroscena e curiosità sulla nascita della maglia fortunata.  E chi potrebbe farlo meglio se non la mente che le ha partorite?
Si tratta di una designer beneventana, Aurora Lobina, titolare della agenzia aurorise&Co. , insegna comunicazione visiva e graphic design alla “Scuola La Tecnica” di Benevento. Sannita purosangue, conserverà per sempre l’emozione di aver messo la firma su un oggetto unico.

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Che effetto fa vedere la maglia giallorossa da lei disegnata accompagnare il Benevento verso un traguardo storico?
E’ una soddisfazione importante. Emozionante come sempre, quando vedo un mio prodotto avere successo. Sono beneventana e ho gioito come tutti i miei concittadini per questa promozione.

Ci racconta come sono nate le maglie che ha disegnato.
Si tratta di un caso raro, visto che nel panorama calcistico sono quasi sempre gli sponsor a proporre il design dei modelli. Ma il Benevento Calcio, attraverso il lavoro preciso e solerte della GPS,  ha voluto fortemente una maglia unica oltre ad essere direttamente coinvolto della progettazione. Ho sviluppato varie proposte per le tre maglie che mi sono state affidate. La bianca, quella da trasferta, è stata però, in ultima analisi, disegnata dallo sponsor tecnico.

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Il disegno originale della maglia “away” in merito alla quale però Frankie Garage ha optato per una soluzione diversa

La prima maglia presenta la particolarità di un distacco tra il fronte e il retro. Un’idea voluta?
Non è stata una scelta casuale. L’intenzione era quella di abbinare alla tradizione delle strisce verticali qualcosa di innovativo. Ho provato come da tradizione anche la soluzione con strisce verticali anche sul retro, ma era poco originale, e il club desiderava tutt’altro. Trovo la scelta della prima maglia più che giusta.

Può svelarci qualche particolarità non facilmente visibile?

Il giallo. Innanzitutto ho optato per la sua predominanza sul rosso, e la sua tonalità è stata “spenta” rispetto al passato: non più giallo molto saturo, per me disarmonico in abbinamento con il nostro rosso, ma uno più vicino al senape. Se provate a confrontarlo con quello delle edizioni precedenti noterete la differenza.

C’erano altri progetti di prime maglie?
C’erano molti altri progetti, anche per il merchandising, maglie più “bizzarre” per così dire, ad esempio un modello pinstripe, altre molto tech… ma la tradizione è sacra…

Sulla terza maglia, disegnata sempre da lei, cosa può dirci?

E’ sobria ed elegante. Il dettaglio del colletto e delle maniche con bordini giallorossi fa la differenza. E lo sponsor tecnico in bianco, così come i numeri, garantisce una piacevole armonia.

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Ci sono stati dei modelli di riferimento?

Ho studiato molto (ride…ndr) Ho visto di tutto, dalle ultime della Nike che mi piacciono molto, alle maglie storiche oramai “vintage” di squadre spagnole ed inglesi.

Un giorno potrà raccontare che nella stagione storica 2015/2016, quella del Benevento in B, sulle maglie giallorosse c’era la sua firma, ci pensa?
Lo racconto già oggi con orgoglio, anche se per molto tempo non l’ho rivelato, se non a pochi. Sentivo una grossa responsabilità, e diciamolo, anche la paura di non essere all’altezza visto il mercato di riferimento, in linea di massima, maschile… adesso invece mi godo la soddisfazione: è la maglia fortunata, la maglia storica, la maglia della strega!

Classe '90, beneventano dentro e fuori dal campo. Pubblicista dal 2012, laureato in Scienze della Comunicazione. Dal 2009 al seguito dei colori giallorossi con un pc sottobraccio. La B un sogno realizzato, ma non c'è conquista più bella di quella che deve ancora arrivare...