Crisi in casa Airola: le parole di coach Parrillo

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parrillo– Coach deluso?
Di più. E’ il momento più triste da quando alleno perchè arriva nel modo e nel momento meno opportuno, in quanto credo che insieme ad Andrea Capasso avevamo avuto la capacità  di scegliere degli uomini e degli atleti straordinari che ci avrebbero portato lontano.

– La colpa di chi è? Perchè si è andati in crisi?
Non so di chi è la colpa e a questo punto neanche m’interessa, la colpa é degli sponsor che troppo spesso danno una parola e troppo spesso se la rimangiano, non immaginando minimamente il danno che fanno allo sport e a gente che ha deciso di dedicare la propria vita allo sport.

– Siete stati primi per tanto tempo eravate la squadra più forte?
Sulla carta per me la squadra più forte restava Termoli, seguita a ruota come già  detto in altre occasioni da Mola, da noi, da Torre del Greco, Pescara, Roseto e qualche sorpresa che ogni anno viene fuori. Ma ti assicuro, d’altronde lo stavamo già  dimostrando che avremmo dato filo da torcere a tutti. Finchè siamo stati in condizioni psicologiche di farlo abbiamo giocato un’ottima pallacanestro fatta da tante situazioni interessanti sia in attacco che in difesa. Ci siamo divertiti tanto con un gruppo straordinario, capace di regalarmi gioie immense finite troppo presto.

– Ora?
Ora lotteremo come sempre, con obiettivi diversi logicamente, con chi é rimasto ad Airola, che a questo punto merita rispetto da parte di tutti.
C’é una salvezza da conquistare, non sarà  facile ma proveremo a fare quei quattro punti che ci mancano per regalare almeno questo risultato al nostro meraviglioso pubblico che sicuramente il suo campionato l’ha già  vinto.

– Un’ultima cosa?
Si, volevo ringraziare pubblicamente Elia Confessore, Peppe Piscitelli e Simone Albana per quanto mi hanno e ci hanno regalato e augurare a loro le soddisfazioni che meritano, perchè sono dei veri uomini. Volevo infine ringraziare chi ha deciso di restare e lottare insieme a me per regalare ancora qualche piccola soddisfazione e siccome li conosco bene so che non si tireranno indietro per nessun motivo e sono altri uomini veri di nome Mimmo Canzano, Antonio Di Marzo, Giovanni Pappacena, Niccolò Petrucci e Antonio Del Vecchio. Ringrazio il mio assistente Francesco Dragonetto il bravissimo Enzo Bello e il mitico fisioterapista Enzo Iodice, pronti a rimboccarsi le maniche per questa nuova sfida.

Fabio Viglione
Ufficio Stampa Pallacanestro Airola