Teo Caporaso sposa il progetto “don Orione”: «Con questi colori a Tokyo 2020»

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Si è tenuta ieri ad Ercolano (Napoli), la conferenza stampa di presentazione delle attività 2017 dell’Asd ASCO (Associazione Sportiva e Culturale Orionina), emanazione del Centro “Piccolo Cottolengo di don Orione” di Ercolano. Una conferenza stampa che ha trattato il tema “Associazionismo sportivo inclusivo”  Dal paralimpismo all’olimpismo – storie vere dello sport nei nostri territori. In particolare l’incontro è stato l’occasione per presentare il tesseramento con l’ASCO di Teodorico Caporaso, il campione beneventano della marcia, che ha partecipato alle ultime Olimpiadi di Rio de Janeiro 2016 nella 50 Km di marcia. Infatti in questo 2017, Caporaso ha trovato al “don Orione” la casa che lo ha accolto per sostenerlo nel difficile compito di completare la sua crescita atletica. In lui il “don Orione” vede il “capitano” di un percorso che coinvolge l’inclusione tra paralimpismo ed olimpismo. Dunque una doppia missione per Teo Caporaso: quella di continuare a gareggiare ad altissimo livello nella marcia (obiettivo principale di questo 2017 sono i mondiali di Londra del prossimo agosto); e quello di essere il punto di riferimento, il testimonial di una società e di una associazione che storicamente hanno vissuto lo sport come strumento di inclusione sociale e come strumento di aggregazione.

Alla conferenza stampa di ieri ad Ercolano, sono intervenuti don Alberto Alfarano, direttore del Centro “Don Orione” di Ercolano; Diego Perez, allenatore nazionale e tecnico dell’ASCO; Sandro Del Naia, presidente regionale FIDAL (Federazione Italiana di atletica leggera); Carmine Mellone, presidente regionale CIP (Comitato Italiano Paralimpico); Stefano Ciallella, ex atleta olimpico e guida di numerosi atleti paralimpici tra cui Annalisa Minetti; Claudio De Vivo, campione nazionale paralimpico, Francesco Ambrosio, presidente ASCO, ed i rappresentanti dell’amministrazione comunale di Ercolano.

I vari interventi hanno messo in evidenza l’impegno ventennale del don Orione nel campo dello sport per i soggetti con deficit intellettivo relazionale; la scelta del centro di scegliere nuove frontiere, lavorando in questo 2017 sull’idea di oratorio e l’idea di associazionismo sportivo, realtà entrambe in crisi; ed infine la scelta di puntare su un atleta olimpionico come Teodorico Caporaso,

Ovviamente nel corso della manifestazione è intervenuto lo stesso Caporaso, che ha raccontato la sua esperienza olimpica a Rio de Janeiro e ha spiegato i motivi che lo hanno spinto a sposare il progetto dell’ASCO. “Sono grato al don Orione – ha dichiarato Teo Caporaso che da sempre sostiene la mia carriera di atleta e sono contento di essere finalmente in squadra con  atleti con i quali ogni giorno mi alleno. Spero di potere difendere questi colori a Tokio 2020 assieme ad altri quali Claudio De Vivo, atleta paralimpico.”