Camporese, un principe azzurro per la Strega. “Ballare? Marcare Ibra è meno faticoso”

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camporeseQuesto 5 luglio 2016 è una delle date che i tifosi del Benevento hanno piacevolmente già cerchiato in rosso sull’agenda personale. Se il 30 aprile aveva segnato l’ingresso nel calcio che conta della città delle streghe, quella odierna è una giornata che probabilmente lo ha sancito a tutti gli effetti. Sbarcano nel Sannio due calciatori di grande prospettiva e uno di questi firma addirittura un triennale. Abbiamo parlato di Falco nel primo pomeriggio descrivendone le caratteristiche ancora ignari di cosa ci avrebbe riservato il mercato qualche ora dopo. Michele Camporese è un giocatore del Benevento, roba che a leggerlo, forse, nemmeno ci credi.

L’impatto con Zlatan – Classe ’92, ventiquattro anni appena compiuti e un bagaglio di esperienza da fare invidia a diversi colleghi di almeno cinque o sei anni più grandi. Questo porta in dote il difensore centrale nativo di Tirrenia che ha effettuato tutta la trafila nelle giovanili della Fiorentina. Con il club toscano esordì niente poco di meno che a San Siro, contro il Milan di Allegri. La data del 20 Novembre 2010 è di quelle che gli resteranno impresse a lungo. Entra ad inizio ripresa e qualche minuto più tardi viene steso da Ibrahimovic con una testata (gli amici della pagina Facebook “Bastardi Senza Gioia” hanno messo in risalto l’episodio nel pomeriggio ndr.), giusto per impattare in maniera decisa con i palcoscenici più prestigiosi del calcio italiano. Qualche giorno dopo, in una serata di beneficenza organizzata dal club di Della Valle, disse ridendo: “Trovo meno faticoso marcare Zlatan piuttosto che ballare”.

Primo gol in A – Con la Viola tra il 2010 e il 2013 colleziona 16 presenze mettendo a segno anche il primo gol in serie A nella trasferta di Palermo (4-2 per la Fiorentina il 13 febbraio 2011, altra data da segnare). Nel 2013-14 prestito a Cesena con 18 presenze e due gol nella regular season in B e tre nei play off che conducono i bianconeri in serie A dopo il trionfo in finale con il Latina. Positiva anche l’esperienza al Bari condita da 21 presenze che poi lo portano all’ingaggio da parte dell’Empoli nella stagione 2015-2016 giocata in serie A e nella quale ha collezionato due presenze contro Napoli (al San Paolo) e Udinese (al Castellani).

Principe “azzurro” – Negli anni del settore giovanile, Camporese aveva catturato le attenzioni di Cesare Prandelli, in quel periodo allenatore della prima squadra. L’esordio in serie A sarebbe arrivato quando alla guida tecnica c’era ormai Mihajlovic, ma lo stesso Prandelli non ha mai nascosto di stimare Camporese. Parole che poi si sono tramutate in fatti, quando da commissario tecnico ha convocato il ragazzo di Tirrenia ad uno stage riservato ai giovani emergenti del calcio italiano a due mesi dai Campionati del Mondo in Brasile. Una due giorni sensazionale per Camporese che ha condiviso quell’esperienza con calciatori come Mirante, Perin, Darmian, De Silvestri, Romagnoli, Rugani; Baselli, Bernardeschi, Bonaventura, Gabbiadini, Paloschi, Sau e Zaza. Conta 39 presenze con le nazionali giovanili dall’under 16 in avanti di cui 3 con l’under 21.

Eleganza al potere – In carriera, specie nelle giovanili, ha ricoperto anche il ruolo di centrocampista centrale. E’ forse per questo che i suoi tempi di gioco sono fuori dal comune. C’è un dato su tutti a testimoniare la sua eleganza: 39 presenze complessive in B e soli 7 cartellini gialli. In serie A 2 gialli in 18 apparizioni. Non è stato mai espulso nella sua carriera, se non nel campionato Primavera (sole due volte in 4 gare, di cui una per doppio giallo). Siamo davanti a un predestinato che ha semplicemente scelto la strada più lunga per arrivare dove merita. Colpa anche degli infortuni che lo hanno tartassato nella stagione 2012-2013 nella quale non scese praticamente mai in campo. Ma chi la dura la vince, e Michele vuole vincerla vestito di giallorosso.

Classe '90, beneventano dentro e fuori dal campo. Pubblicista dal 2012, laureato in Scienze della Comunicazione. Dal 2009 al seguito dei colori giallorossi con un pc sottobraccio. La B un sogno realizzato, ma non c'è conquista più bella di quella che deve ancora arrivare...