Campana Futsal: Giallonardo tra i protagonisti del ritorno alla vittoria contro i Sanniti

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Così come il Benevento Calcio anche la Campana Futsal veniva da un periodo negativo di risultati, e con la vittoria nel derby contro i Sanniti Five Soccer, i grigioneri hanno tutta l’intenzione di continuare con i risultati positivi. Tra i protagonisti della sfida giocata la scorsa domenica, c’è sicuramente il centrale difensivo Vincenzo Giallonardo, con cui abbiamo scambiato qualche parola.

Dopo un periodo scarno di risultati positivi, e chiuso l’argomento Coppa, la Campana è tornata alla vittoria in un momento cruciale: il derby con i Sanniti Five Soccer. Una gara che rispetto a quella già giocata in coppa, si è rivelata molto più combattuta e forse difficile.

Esatto, si è rivelata proprio una gara combattutissima, e su un terreno reso molto pesante da una pioggia che ha dato poca tregua ad entrambe le squadre, ma noi della Campana volevamo giocarla e soprattutto vincerla, perché eravamo vogliosi di riscatto. Diversamente dalla gara già giocata nel girone di coppa (finita 4-0) abbiamo trovato tardi la rete del vantaggio nonostante la mole di gioco ed occasioni prodotti, e non siamo riusciti a chiuderla prima per merito di Donato Biele, il loro portiere, che a tratti è stato superlativo, e per demerito nostro per via di scelte di battuta a rete poco lucide. Però una vittoria così voluta e cercata, anche dopo il pari subito, spingendo tutti uniti nei minuti di recupero è stata davvero significativa.
Nell’ultima in coppa contro il Marello eri squalificato, da fuori dal campo, come vedevi la squadra? E una volta tornato a giocare, sei riuscito ad apportare i giusti correttivi, a dare una mano, cercando di aggiustare appunto quello che non andava?
Anche se quella gara l’ho seguita da spettatore, uno come me le partite le vive sempre e comunque come se fossi sempre in campo. Sinceramente per qualità tecniche la nostra rosa ha poco da invidiare alle avversarie; spesso pecchiamo caratterialmente, e dobbiamo trovare il giusto equilibrio nella gestione delle “emozioni”, mettiamola così. Questo ho notato dagli spalti, ed infatti nella gara di domenica ho “caricato” un po’ ambiente e compagni di squadra spingendo sul significato dell’essere squadra al di là del singolo. Anche se sono arrivato solo quest’anno alla Campana, sono uno dei più maturi del gruppo, e nonostante come calcettista (venendo dal mondo del calcio) ho ancora da imparare, mi sento di dover essere trainante caratterialmente. La gara di ritorno in Coppa contro il Marello (che personalmente reputo tra le favorite alla vittoria finale), è servita a tutti noi per ricompattarci, “ricredere” in noi stessi, e ci ha fatto anche riflettere a 360 gradi, determinando quindi anche i tre punti di domenica..
Una formazione della Campana

Ad un certo punto della ripresa, c’è stato un parapiglia tra le panchine e i giocatori, tu che hai appunto un bel carattere, e tanta personalità in campo, come hai vissuto il tutto? Perché si parte sempre con tante belle parole e buoni propositi e poi sul campo succedono di queste cose?

Parto dal finale della domanda: si parte sempre con abbracci, pacche sulle spalle, parole al miele, e spesso e volentieri le partite terminano non propriamente come nel pre partita. Quella con i Sanniti era una sfida molto tranquilla in campo, con massimo rispetto dell’avversario che dovrebbe essere “normale amministrazione”; il parapiglia che si è creato fa male quando consideri che essendo entrambe le squadre di Benevento, ci conoscevamo tutti. Sono sempre scene poco simpatiche da vedere. Domenica davvero mi sono sorpreso, tenendo conto di quello che è il mio carattere, a fare il pompiere cercando di spegnere gli animi dei miei compagni di squadra. Purtroppo c’erano state diverse provocazioni in campo, ok, esiste anche la protesta per certe decisioni arbitrali, è il gioco delle parti, ma certe esasperazioni non vanno bene, diventano un cattivo esempio per chi assiste da fuori alle nostre partite.
Ora che vi siete sbloccati finalmente in campionato, vi aspetta una trasferta ad Ariano Irpino: pensi che ci sarà una continuità di risultati positiva dovuta a questa vittoria nel derby, oppure può capitare che qualcuno dei tuoi compagni, tenuto conto della caratura dell’avversario, possa prendere sottogamba l’impegno e quindi incappare nei soliti errori di concentrazione già visti nel periodo negativo?
Prima della gara nello spogliatoio abbiamo tirato una linea immaginaria dicendoci che con il derby iniziava veramente il nostro campionato. Già in settimana avevo visto un atteggiamento positivo di tutta la squadra che ha cercato di rialzarsi quanto prima da questo periodo negativo, l’ho notato sia durante gli allenamenti che nelle uscite tra compagni di squadra. Ormai siamo questi qua, in attesa di chi deve ancora recuperare e che sarà al più presto disponibile. Dobbiamo rispettarci a vicenda e soprattutto rispettare la nostra società che ha molti valori ed è sempre disponibile nei confronti di noi giocatori. Sinceramente, anche se non conosco bene il Città di Ariano so che andremo lì con l’obiettivo di vincere perché conosco i miei compagni, e so che da oggi in poi vogliamo ottenere più successi possibili.