Zero tifosi, infinite motivazioni: per Auteri soltanto un dubbio

Mazzeo dovrebbe tornare dal primo minuto dopo il buon secondo tempo di Pagani. Lo scorso anno al Menti fu lui a cambiare la partita

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VITIELLO

Sarà pure un derby per pochi, ma vale immensamente. Juve Stabia-Benevento è uno spartiacque, l’ennesimo di un torneo che sembra ancora dover riservare le emozioni più forti. Apertissimo il confronto per la promozione diretta, più che combattuto quello in zona salvezza. A sette turni dalla fine, con discorsi ancora da perfezionare in varie parti della graduatoria, il match di Castellammare fa bella mostra all’interno di un programma notevolmente influenzato dal turno infrasettimanale. Il settore ospiti sarà desolatamente vuoto così come desolatamente vuota è la pancia dei tifosi stabiesi, rassegnati da un bel po’ a vedere le vespe lontane dalle posizioni di vertice.

La classifica mostra come tra la squadra di Auteri e quella di Zavettieri ci siano 21 punti di differenza, il campo ne illustra addirittura 22. Numeri che la dicono lunga sul cammino opposto di due compagini che hanno disputato i play off lo scorso anno accomunate dal medesimo destino: l’uscita di scena ai quarti di finale. La stagione in corso ha però un sapore diverso nel Sannio. Il bel gioco introdotto da Auteri e dal suo staff, unito ad una prima posizione meritata a suon di gol e prestazioni, sono alla ricerca della continuità necessaria e rincorrono il sogno dei tre punti su un campo tradizionalmente ostico. L’ultimo precedente stona con tutti gli altri: il 6 gennaio 2015, nel giorno dell’Epifania, a tirare due cioccolatini fuori dalla calza fu Fabio Mazzeo che accese la luce nella ripresa servendo due assist deliziosi ad Eusepi per il 2-1 in rimonta.

Altro giro, altra corsa, ma Fabio Mazzeo è ancora in giallorosso e con ogni probabilità stavolta partirà dal primo minuto. Buone le indicazioni tratte dalla sfida di Pagani, la prima dopo l’infortunio. Buone a tal punto da poter pensare a un suo ingresso nell’undici titolare al posto di Marotta nel tridente completato da Ciciretti e Cissè. Il resto della formazione gode di conferme giustificate dal rendimento. Dalla cintola in giù difficile che cambi qualcosa. Gori in porta, Mattera, Lucioni e Pezzi in difesa; Melara, Del Pinto, De Falco e Lopez a centrocampo. Pochi dubbi, ma del resto non potrebbe essere diversamente consultando lo score recente della strega che non perde da 11 giornate e che in questo arco di tempo ha ottenuto soli 3 pareggi e ben 8 vittorie.

Nelle fila stabiesi gli imprevisti sconvolgono i piani di Zavettieri. Nel reparto avanzato è piena emergenza: out Ripa e Del Sante. In forte dubbio (per usare un eufemismo) Nicastro, squalificato Gomez. Resta arruolabile come prima punta il solo Diop che nel classico 4-4-2 dovrebbe essere affiancato da Gatto, il più accreditato tra i disponibili. Rientra dalla squalifica il centrocampista centrale Izzillo che però dovrebbe partire dalla panchina a vantaggio dei mediani Obodo e Maiorano. Sulle fasce spazio a Cancellotti e Lisi. Conferme anche in difesa dove davanti a Russo agiranno Romeo, Polak, Carillo e Contessa. Rispetto all’andata la Juve Stabia è cambiata notevolmente: via Bombagi, Migliorini e Arcidiacono, ceduti nel mercato di gennaio rispettivamente a Catania, Avellino e Foggia. E’ chiaro che senza di loro la rosa gialloblu abbia perso qualità e profondità, ma sono mutazioni che non portano alibi. Chi abbassa la guardia non uscirà mai dal Menti con i tre punti in tasca. Lo dice la storia, che sia essa recente o passata. Se il Benevento vuole allungare nuovamente sul Lecce e superare la sosta pasquale con la certezza della prima posizione deve necessariamente crederci fino in fondo. Si può fare.

Le probabili formazioni: 
Juve Stabia (4-4-2): Russo; Romeo, Polak, Carillo, Contessa; Cancellotti, Obodo, Maiorano, Lisi; Gatto, Diop. All. Zavettieri.

Benevento (3-4-3): Gori; Mattera, Lucioni, Pezzi; melara, De Falco, Del Pinto, Lopez; Ciciretti, Cissè, Mazzeo. All. Auteri.

Arbitro: Paolini di Ascoli Piceno

Classe '90, beneventano dentro e fuori dal campo. Pubblicista dal 2012, laureato in Scienze della Comunicazione. Dal 2009 al seguito dei colori giallorossi con un pc sottobraccio. La B un sogno realizzato, ma non c'è conquista più bella di quella che deve ancora arrivare...