Vitulano, chiudere al meglio la stagione e poi programmare il futuro

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Le aspettative per la stagione erano indubbiamente altre. A Vitulano tutti si aspettavano di poter lottare per qualcosa di importante, vista anche la caratura della squadra e gli innesti del mercato di dicembre. Speranze rese vane da un’annata diventata di colpo anonima, nella quale ci si dovrà accontentare di aver evitato brutte sorprese (volendo guardare il bicchiere mezzo pieno). Scivolata in una sorta di limbo, la compagine neroverde ha il solo obiettivo di chiudere al meglio la stagione per poi mettersi a tavolino e programmare un futuro diverso e magari vincente.

«C’è molto rammarico perchè la rosa, seppur con qualche limite e con qualche scelta sbagliata, è molto valida e poteva di sicuro ambire a un posto play off», racconta Antonio De Maria, chiamato a sostituire il dimissionario Gianni Glorioso, «al presidente non potevo dire di no quando mi ha chiesto di guidare la squadra. Le mie esperienze erano tutte legate al settore giovanile, non è stato facile e ho dovuto puntare molto sull’aspetto mentale avendo trovando una squadra depressa».

Il bilancio sembra dare ragione al giovane tecnico, capace in sette partite di arrendersi solo al Teano nei minuti finali. «Ci siamo promessi di dare il massimo in tutte le partite, senza fare sconti a nessuno. Cercheremo di regalare qualche gioia e qualche soddisfazione al presidente Goglia, le merita per gli sforzi e i sacrifici sostenuti. Sto provando, inoltre, a infondere fiducia nei ragazzi cresciuti nel settore giovanile e in questo sono facilitato dall’aiuto dei veterani. Spero che questi ragazzi possano essere alla base del progetto futuro del Vitulano».

Parole decise di chi ha l’intenzione di proseguire sulla propria strada, con la consapevolezza di vivere un’avventura utile ad ampliare il proprio bagaglio di esperienze. Antonio De Maria resta infatti legato al settore giovanile neroverde, un movimento in continua crescita, e l’aver accettato di guidare la prima squadra ha un solo significato, ovvero anteporre il bene del Vitulano davanti a qualsiasi altra cosa.