Vigorito: “E’ come tornare a casa. Il mercato? Decide Baroni”

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Foto di Vincenzo Sparaneo

Il ritorno di Oreste Vigorito al timone del Benevento Calcio è sancito da una conferenza stampa di poco meno di un’ora. Una conferenza in cui si è parlato di tutto ciò che attualmente gravita intorno all’universo giallorosso. Dalla guida tecnica al mercato, passando per la tifoseria e per le emozioni che questa nuova, vecchia avventura porta inevitabilmente con sé.

Ringraziamenti – “Mi preme iniziare con dei ringraziamenti. Vanno fatti ad Auteri, che ha scritto la storia di questo club e di questa città a livello calctistico. E vanno fatti al presidente Pallotta che è entrato negli annali come il presidente della serie B. Ringrazio anche i tifosi, tutti, indistintamente. Il tifoso è uguale in qualunque settore dello stadio. E’ uno che ama i colori giallorossi e merita il nostro affetto e il nostro ringraziamento. Il mio ringraziamento va alla stampa. Ho letto seppur da lontano, di una stampa molto attenta, molto moderata, che ha dato il proprio sostegno alla squadra anche nei momenti difficili. Ringrazio tutte le componenti che rendono possibile la partecipazione a un campionato di calcio, qualunque sia l’obiettivo da raggiungere”

Cambiamenti – “Chi conosce la storia del Benevento Calcio fino al 30 aprile conosce anche ciò che è accaduto dopo. E’ successo semplicemente che Pallotta ha dato poi le dimissioni e che la compagine societaria ha deciso di affidare la gestione della società all’ex presidente che era rimasto dietro le quinte come main sponsor. Non ci sono mai state trattative prima per l’acquisizione della società, né ci sono trattative adesso attualmente in corso”.

Serenità – “Credo che un presidente che ha vissuto la piazza come l’ho vissuta io, è riconosciuto dalla stessa piazza come una persona che non occupa una poltrona tanto per farlo, ma perchè ha pieni poteri. Non credo che qualcuno pensi che l’avvocato Vigorito si sieda su una poltrona per coprire qualcosa o qualcuno. Non lo ha mai fatto prima e non lo farà mai”.

Capitolo Auteri – “Non ho richiamato Auteri perchè non sempre chi è chiamato a fare il presidente deve fare quello che pensano gli altri, ma deve fare anchee quello che pensa lui. Mi sono confrontato con gli azionisti e si è preferito tornare punto e a capo ritenendo che si sia chiuso un ciclo. Non avevo bisogno di qualcuno che si facesse largo per farmi tornare presidente, non l’ho mai fatto. Credo che se qualunque presidente dovesse ringraziare per la sua posizione un suo collaboratore, non sarebbe un vero presidente. Non è che non ho voluto Auteri, semplicemente non l’ho richiamato”.

Nuove figure – “Non abbiamo pensato di introdurre nuove figure all’interno della società, non ci abbiamo ancora pensato a dire il vero. Non ho una grande esperienza in serie B, sono stato invitato dal presidente Abodi e lo incontrerò, dunque se ci renderemo conto che serviranno altre figure provvederemo. Posso dire che abbiamo provveduto a tirare fuori i soldi per ristrutturare tutte le aree richieste dalla Lega B come gli spogliatoi e l’area hospitality oltre che la sala riservata a Sky. Abbiamo bisogno dell’aiuto delle istituzioni perchè c’è bisogno di investire nello stadio”.

Atteggiamento – “Le attestazioni di affetto che ho ricevuto da tantissima gente mi hanno colpito. Uno come me, composto da grande emotività, non poteva non cercare di capire dove aveva sbagliato nel passato e quali meriti aveva potuto avere nel ricevere tutte queste belle parole. Riceverle è stato uno stimolo in più, non il motivo della mia decisione, altrimenti non sarei capace di assumermi certe responsabilità. Tornare presidente è come tornare a casa.

Obiettivi – Nel 2008 ad un tifoso dopo la promozione che mi chiedeva di andare in serie A dissi che bastava fare solo il biglietto. Ma all’epoca non sapevo che bisognava munirsi di guardie giurate per evitare che altri comprassero i campionati e le partite, come avvenne l’anno del Gallipoli . Quell’anno saremmo potuti andare in serie B così come l’anno del Sorrento saremmo potuti andare in C1 senza gli illeciti. Oggi non siamo esperti della serie B, ma siamo decisamente più attenti alle vicissitudini che ci accadono intorno. Vogliamo fare un campionato di rispetto. Siamo ancora giovincelli per alzare la testa, ma non abbasseremo la testa con nessuno. E non abbassare la testa vuol dire guardare in alto. Proveremo piano piano a scalare la classifica. Questo è un impegno, non una promessa. Lo dico per evitare equivoci. Ma questa città sarà rappresentata in maniera degna e con orgoglio”.

Baroni – “Il nuovo allenatore non sta discutendo col presidente per il ritiro, ma lavora con Di Somma e il team manager Cilento. Entro la metà di Luglio si partirà per il ritiro per non più di due settimane all’Hotel Mancini di Roma.  Baroni sarà presentato alla stampa la prossima settimana. Sarebbe potuto venire anche oggi, ma abbiamo ritenuto non mescolare le due cose. Questa era una riunione di famiglia, da oggi comincia la nuova stagione del Benevento. Cosa mi ha colpito di lui? Che ha segnato il gol dello scudetto del Napoli (ride ndr.). Scherzi a parte mi ha colpito la sua competenza. Chi viene dalla Juventus è un po’ come chi viene dalla Luiss o dalla Bocconi. Negli ultimi tre anni ha avuto anche ottimi risultati in serie B. E’ un allenatore che ha detto di voler puntare su una rosa mista tra giovani e calciatori di esperienza. A detta di chi ha lavorato con lui è un tecnico molto preparato e attento oltre capace a far giocare bene le proprie squadre. L’ultimo risultato che ha ottenuto è stata una semifinale per la serie A. Parte con un pesante fardello sulle spalle, che è quello di succedere a un tecnico che ha fatto qualcosa di storico come Auteri. Se la città lo accoglierà con serenità faremo tutti un gran passo avanti. Baroni si era preso 24 ore per decidere, poi l’ho richiamato per chiedere un chiarimento sulla sua scelta e ha cambiato subito idea. Se avessi fatto la stessa cosa di qualche anno fa senza averlo aspettato, probabilmente Baroni non sarebbe qui. C’è stato anche un cambiamento nel mio carattere”.

Settore giovanile – “Quando abbiamo lasciato la gestione operativa del Benevento, abbiamo assunto la gestione dei settori giovanili di Benevento e Casertana. Sulle sei squadre che abbiamo curato lo scorso anno, cinque sono arrivate alle fasi nazionali. Abbiamo lasciato il settore giovanile della Casertana e il Benevento Calcio, dalla primavera in giù, iscriverà tutte le sue squadre. Creeremo un convitto con una struttura alberghiera di Benevento per ospitare i calciatori più bravi. Speriamo e vogliamo che il settore giovanile sia il fiore all’occhiello di questa società. Solo la Roma lo scorso anno ha portato calciatori in nazionale più di noi. Abbiamo qualche giocatore molto interessante che è stato in prova ad altre squadre, come Brignola dato in prestito alla Roma. Se la Roma non lo riscatterà farà parte della nostra Primavera”.

Allenamenti – “La prima squadra continuerà ad allenarsi a Paduli dove ha trovato grande affetto da parte della gente del posto. Il campo è ovviamente è soggetto al giudizio del tecnico, ma immagino che Baroni lo sarà. le giovanili si alleneranno all’antistadio e abbiamo avuto la disponibilità del signor De Rosa di darci in uso il campo del Meomartini per far sì che disputasse lì il campionato Primavera. Abbiamo già ottenuto la disponibilità e non lesineremo dall’intervenire per rifare il campo che attualmente non versa in buone condizioni”.

Mercato – “Se il Benevento non prendeva calciatori non era per difficoltà economiche. Baroni ha già stilato la lista dei desideri con Di Somma. Dopo la lista dei desideri ci sarà la lista degli obiettivi e poi quella degli obiettivi possibili. Il tutto sempre su indicazione dell’allenatore anche in base all’organico che c’è già. La rosa sarà composta da un mix di calciatori esperti e giovani, ma fare nomi prima che si concluda un affare è prematuro perché nel mercato cambiano tante cose. Quel che è certo è che sia i confermati che i nuovi acquisti saranno stabiliti dall’allenatore in base alle sue conoscenze e alle sue volontà”.

Classe '90, beneventano dentro e fuori dal campo. Pubblicista dal 2012, laureato in Scienze della Comunicazione. Dal 2009 al seguito dei colori giallorossi con un pc sottobraccio. La B un sogno realizzato, ma non c'è conquista più bella di quella che deve ancora arrivare...