Venuti, dal mea culpa di Verona ai segreti di questo Benevento

117

Venuti in sala stampa

RIGORE A VERONA – A Verona ero assolutamente convinto di essere in anticipo su Souprayen, avevo fatto il movimento per portarlo sull’esterno, sono stato pollo e lui è stato bravo a mettersi in mezzo e gli sono crollato addosso.

INTESA CON CICIRETTI – E’ normale col passare del tempo che aumenti l’affinità con Ciciretti, ma è così anche con la squadra, una crescita collettiva, quello che posso dire personalmente è che a giocare con uno come Amato ti diverti. Quando impari a conoscerlo sai dove andare, che spazio occupare, ci troviamo bene e speriamo di continuare così.

GOL – Spero tanto che prima o poi arrivi qualche gol, non tanto per dedicarlo a qualcuno, ma più che altro per un fatto di soddisfazione personale. Poterlo poi festeggiare con chi mi ha accolto benissimo sarebbe un’emozione unica.

CONSACRAZIONE – Fa piacere, ti rende orgoglioso sapere che ci sono osservatori che vengono a vederti, ma sono solo voci. E’ un’annata importante per me fino a questo momento, ma le somme si tirano a giugno, a fine anno. Sono soddisfatto della scelta di venire a Benevento, non potrebbe essere altrimenti, mi è bastata la telefonata di Baroni a inizio stagione, dopo un anno in cui non avevo quasi mai messo piede in campo quel gesto valeva tantissimo.

RUOLO IMPEGNATIVO – Quando giochi terzino per fare una prestazione degna di nota e per balzare agli occhi della gente devi fare molto. A un attaccante invece basta un gol. E’ un ruolo impegnativo se ci si vuole mettere in mostra. Sono contento della mano che sto dando alla alla squadra.

SEGRETO – Quello che ho detto fin dal primo giorno, la compattezza del gruppo, i “vecchi” hanno fatto sentire subito parte del gruppo noi “nuovi”, come se la promozione dell’anno scorso fosse stata anche nostra. Non posso fare un singolo nome al riguardo.

VERCELLI – La Pro Vercelli, come tutte le altre squadre di questo campionato, non è da prendere sotto gamba. Il loro campo è piccolo ed è difficile giocarci, dobbiamo andare là a fare la nostra prestazione senza pensare ad altre partite che si giocano nella stessa giornata.

OBIETTIVI – Se non ci fosse consapevolezza credo che non saremmo in questa posizione di classifica. Abbiamo consapevolezza in noi stessi è lo dimostriamo in campo non solo a parole, scendiamo in campo solo per cercare i tre punti. Fino a quando proseguiremo così, penso che potremo raggiungere anche maggiori obiettivi.