Da un guasto al tabellone all’incontro con la Strega: ecco la storia di Eramo

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Genova, 24/08/2013 Serie A/Sampdoria-Juventus Mirko Eramo-Carlos Tevez
Eramo contrasta Carlos Tevez (Sampdoria-Juventus 0-1 del 24 Agosto 2013)

A volte sono episodi banalissimi a generare le storie più entusiasmanti. Quella di Mirko Eramo è iniziata grazie al guasto di un comunissimo tabellone luminoso utilizzato usualmente dai team manager per segnalare una sostituzione. Era il 31 marzo 2007, giorno di Napoli-Bari, sfida sentita e ancora in equilibrio. Il giovanissimo Eramo, all’epoca non ancora maggiorenne, era alla sua terza apparizione in B ma stava deludendo le aspettative dell’allenatore biancorosso Beppe Materazzi, altra vecchia conoscenza del calcio sannita. Il tecnico aveva ormai deciso di sostituirlo ma il cambio tardò proprio per quell’incidente di percorso. Poi avvenne qualcosa che mutò definitivamente la storia. Il giovane di Acquaviva delle Fonti inventò la giocata che sbloccò il risultato ancora in bilico e diede inizio alla sua scalata nel calcio che conta. Uno scherzo del destino che ha poi trovato seguito in un percorso brillante con ruolo da protagonista soprattutto in serie B, all’interno di organici costruiti per assediare le posizioni alte della graduatoria.

In estate con il Benevento sembrava tutto fatto. Eramo aveva già sistemato le sue cose, trovando l’accordo con il club sannita e la Sampdoria per un trasferimento a titolo definitivo nel Sannio. Al momento di comunicare tutto all’allenatore blucerchiato, Marco Giampaolo, la risposta fu però di quelle inattese: “Ma dove vai? Ci vediamo dopodomani al campo di allenamento”. Altro incidente di percorso, ma stavolta meno fruttuoso di “quella volta al San Paolo”. Già, perché nonostante il tecnico lo abbia voluto fortemente trattenere alle sue dipendenze in questa prima parte di stagione in Liguria, Eramo ha visto il campo per meno di 100 minuti complessivi tra serie A e coppa Italia. Ad Agosto ne giocò 4 contro l’Empoli sfiorando anche il gol dalla distanza, mentre il 30 novembre giostrò da titolare, ma nell’inusuale ruolo di terzino destro, nel corso della partita contro il Cagliari valida per il quarto turno di Tim Cup. Troppo poco per saziare la voglia di campo e di gol, tanto che la foto più bella di questa prima parte di stagione tormentata resta probabilmente il selfie scattato con Messi in occasione del trofeo Gamper giocato dalla Samp a Barcellona nel precampionato.

In scivolata sull’ex giallorosso Ferretti (Sampdoria-Benevento 2-0, 17 Agosto 2013)

Giocatore più di quantità che di qualità, Eramo può vantare comunque doti tecniche che rappresentano un lusso per la B. Non è un regista, ma le sue competenze “sbloccano” forse definitivamente per Baroni l’opzione del centrocampo a tre, eventualità che il tecnico toscano ha più volte considerato poco complementare alle caratteristiche degli uomini a sua disposizione. Con l’arrivo di Eramo le cose potrebbero cambiare aprendo la strada ad un ventaglio di scelte variegato e soprattutto ad un trasformismo tattico che potrebbe a questo punto diventare la vera arma in più di Lucioni e compagni. Lo scorso anno a Trapani fu tra i principali artefici della cavalcata da sogno della squadra di Cosmi verso la finale play off, ma il suo record di gol in Cadetteria appartiene al 2012/2013 quando con la maglia del Crotone depositò la palla in rete ben 7 volte. La Samp non gli ha mai dato un’occasione nonostante un lungo periodo di permanenza tra prestiti vari (fu ingaggiato nel 2007). A Benevento vuole vincere. A dichiararlo è stato lui stesso sulla sua pagina Facebook con un messaggio che ha già mandato in delirio i suoi nuovi tifosi in trepidante attesa da agosto. La loro strada aveva già incrociato quella di Eramo nell’estate 2013, nella sfida di Marassi valevole per il terzo turno di Tim Cup al termine della quale risultò anche uno dei migliori in campo. Ora, finalmente, i due percorsi collimeranno. Meglio tardi che mai…

la carriera di Mirko Eramo

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Classe '90, beneventano dentro e fuori dal campo. Pubblicista dal 2012, laureato in Scienze della Comunicazione. Dal 2009 al seguito dei colori giallorossi con un pc sottobraccio. La B un sogno realizzato, ma non c'è conquista più bella di quella che deve ancora arrivare...