UFFICIALE: Il Benevento esonera Ugolotti. Chi sarà il sostituto?

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guidougolotti

 

E così, quando sembrava che il gol di Germinale a Viareggio avesse salvato la panchina di Ugolotti, ecco che neanche un’ora fa arriva la notizia sul sito ufficiale del Benevento: “Esonerato l’allenatore Guido Ugolotti“.
Notoriamente quando una squadra va male ed è in crisi di risultati, il caprio espiatorio non può che essere la guida tecnica, e questo ciò che è alla base della maggior parte degli esoneri degli allenatori nelle squadre di calcio.
Una logica che è ancor più valida se si vanno a comparare le medie punti dei due corsi tecnici di quest’anno.
Martinez (con Imbriani) è stato in carica dalla 1a giornata alla 7a giornata, dopo la sconfitta casalinga con l’Andria, e fu lo stesso tecnico uruguaiano a dimettersi. In 7 giornate il Benevento raccolse 9 punti, con una media punti quindi di 1,28.
Inizialmente la società aveva pensato di rivolgersi a Simonelli, ancora sotto contratto con i giallorossi, ma quest’ultimo declinò l’offerta. Il presidente e i suoi collaboratori allora virarono su Ugolotti, tecnico la cui precedente esperienza in panchina era stata nella serie cadetta con il Grosseto, esattamente la scorsa stagione.
I più informati, tra i tifosi e i colleghi della stampa, storsero un po’ il naso alla notizia dell’ingaggio del mister toscano, anche perché nella sua carriera da allenatore, in dieci stagioni, ben quattro erano stati gli esoneri.

Nell’articolo su linkato avevamo sperato che almeno col suo arrivo, si sarebbe trovato un compromesso tra il gioco adottato da Martinez, improntato sul possesso palla alla “barcelloniana maniera”, e un più concreto gioco di categoria.
Purtroppo i risultati e la media punti hanno disatteso le aspettative della società che con Ugolotti in panchina, dalla 8a alla 16a giornata aveva fatto un solo punto in più della precedente gestione, ovvero 10.
La media punti dell’ormai ex allenatore del Benevento è quindi di 1, 11, e  considerando che ha avuto due giornate in più per migliorare la media di Martinez il suo non può che ritenersi un fallimento, e nessuno potrebbe biasimarci se alla parola “fallimento” ci aggiungessimo anche “totale”, visto che con Martinez il Benevento sebbene stesse andando male, era comunque a soli 4 punti dalla vetta (Frosinone e Latina appaiate a 13 punti alla 7a giornata), e a 3 dalla zona play-off.
Sappiamo anche che all’epoca si era ancora all’inizio del campionato, ma anche a metà del girone d’andata, quindi era richiesta quanto prima una svolta in positivo, svolta che finora ancora non è arrivata.
Con Ugolotti il Benevento dista ben 16 punti dalla vetta ed è a 6 punti dalla zona play-off; distanza dalla vetta che quindi si trova quadruplicata, mentre la distanza dai play-off si è raddoppiata.
Mentre con Martinez si era di poco fuori la zona play-out, la situazione odierna vede il Benevento occupare la prima posizione per i play-out, ad 1 solo punto dal Catanzaro fuori dalla suddetta zona.
Solo di una cosa possiamo “ringraziare” mister Guido Ugolotti: l’aver rispolverato Cipriani, rendendolo di nuovo utile alla causa giallorossa.

Per quanto ci riguarda, come già accennato ad un utente sul nostro account facebook, difficilmente siamo concordi con la decisione di cambiare allenatore, a meno che questi non abbia commesso errori talmente grossolani sia tattici che di gestione della rosa. Con Martinez tutto ciò non era avvenuto a nostro parere, e quel che avrebbe dovuto fare la società qualche mese fa era di non accettare le dimissioni del tecnico sudamericano.

Ora siamo in attesa della mossa della società riguardo il prossimo avvicendamento in panchina, e non ci meraviglieremmo (anzi, ne saremmo anche felici) di un eventuale ritorno di Jorge Martinez in sella alla squadra, almeno per poter salvare la categoria; perché sì, ormai è questo il nostro attuale obiettivo stagionale: salvare la categoria senza dover passare per la lotteria dei play-out.
Come già detto in precedenza però, la zona play-off dista soli 6 punti, basterebbe un filotto di 3-4 vittorie di fila per ritrovarci dunque catapultati nella zona che più ci compete, ma allo stato attuale delle cose è deleterio fare di questi voli pindarici.