Tifosi divisi: c’è chi applaude la squadra e chi applaude… il ritiro

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La decisione è di quelle che fanno rumore. Mandare squadra e staff tecnico in ritiro fa capire che la dirigenza giallorossa non ha gradito l’atteggiamento mostrato in campo nelle ultime due trasferte con Cittadella e Brescia, gare che avrebbero potuto dare una sterzata importante alla stagione del Benevento e che invece si sono rivelate un nulla di fatto. Non solo a causa dell’assenza di punti conquistati, ma anche per le poche occasioni costruite – specialmente al Rigamonti – nel tentativo di far male agli avversari.

A conti fatti, oltre al palo di Lucioni e alla doppia occasione firmata Del Pinto-Cissé a Cittadella, Ceravolo e compagni hanno infatti mostrato una sterilità sempre più preoccupante in zona gol, oltre che una pochezza di idee a centrocampo che suona come un campanello d’allarme per il rush finale. A questo punto il ritiro è stato visto dai piani alti come una soluzione inevitabile che tuttavia non ha trovato tutti d’accordo nell’ambiente del tifo. Alla vastità di commenti positivi e di elogi per il pugno duro adottato dalla società si aggiunge infatti una parte più silente ma non per questo meno sostanziosa di tifosi che ha accolto con scetticismo la scelta ritenendo solitamente poco proficuo un provvedimento simile.

E la sconfitta di Brescia ha aperto le porte anche all’ampliamento di un dibattito ormai in voga da oltre un mese nel Sannio, che vede contrapposta la corrente di pensiero dei più ambiziosi a quella dei tifosi comunque soddisfatti del campionato disputato dalla squadra al suo primo anno di serie B. I cinquantaquattro punti (55 sul campo) messi in carniere dai sanniti vengono visti da angolazioni diverse a seconda dei casi. Si poteva sognare un girone di ritorno differente oppure, in fondo, vanno bene la salvezza conquistata con largo anticipo e la permanenza in zona play off? Il dibattito è aperto e ricco di sfaccettature. Il dato certo riguarda il cammino: il Benevento nelle prime 15 giornate del girone di ritorno ha raccolto 10 punti in meno rispetto all’andata. E sono fatti concreti, questi sì, che non prevedono punti di vista.