Strega, ecco chi è Raimondi

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raimondi-veneziaLe modalità per tracciare un identikit di Andrea Raimondi, nuovo volto giallorosso, possono essere varie. Nato a Padova il 26 giugno del ’90, il venticinquenne attaccante prelevato dal Cosenza in carriera ha affrontato la Strega cinque volte senza mai conoscere sconfitta e già questo potrebbe bastare per accoglierlo a braccia aperte. Molti lo ricorderanno con la maglia della Juve Stabia, quando nel 2010/2011 – stagione a cui si riferiscono quattro dei cinque precedenti appena citati – usava seminare il panico tra le difese avversarie. Neanche quella del Benevento, all’epoca, riuscì a fermarlo. Contro i sanniti nessun gol ma quattro prestazioni da incorniciare (oltre ad un rigore procurato) in quella che forse è stata una delle stagioni maggiormente positive della seconda punta veneta.

Cresciuto calcisticamente nel Padova che lo fece esordire tra i professionisti nella stagione 2008/2009 (conclusa con il ritorno in B dei biancoscudati ndr.), fu poi mandato in prestito prima alla Sangiovannese e poi alla Juve Stabia dove rimase dal 2010 al 2012 disputando un campionato di Lega Pro e uno di B. Tornato nel 2012/2013 al Padova, si mise in mostra con 25 presenze e 4 reti prima della rescissione del contratto operata nel Novembre 2013 e dell’approdo a Trapani a gennaio 2014. In Sicilia parentesi negativa condita da sole tre presenze e conclusa l’estate sccessiva con un nuovo approdo al Venezia. In Laguna, collezionando 29 presenze e 8 gol, è rimasto fino al fallimento della scorsa estate. Quest’anno a Cosenza non ha mai trovato il gol in 18 apparizioni ma in nessuna di esse ha disputato interamente i 90 minuti regolamentari.

Piano tattico – Roselli lo ha impiegato come seconda punta nel 4-4-2 al fianco di Arrighini o come esterno destro nelle occasioni (rare, a dire il vero) in cui ha attuato il 4-3-3. Si può parlare di un calciatore che riesce a dare il meglio di sé nel tridente grazie a rapidità, senso della posizione e capacità di muoversi nello stretto. Destro naturale, può rivelarsi letale anche con il mancino. Nella semifinale di andata dei play off edizione 2011 contro il Benevento rischiò seriamente di mettere in ghiaccio la qualificazione già agli sgoccioli del match giocato al Menti. Proprio di sinistro. Ma questa è tutta un’altra storia. O meglio, una storia che merita di essere raccontata a parte (potete leggerla cliccando qui).

Francesco Carluccio

Le migliori giocate di Andrea Raimondi (VIDEO)