E’ il Rione Libertà la nuova Eldorado per molti calciatori

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Ciò che semini raccogli. E’ in così in ogni settore e il calcio non fa certamente eccezione. Dopo aver seminato tanto, al Rione Libertà è tempo di raccogliere i frutti. Un raccolto iniziato, per la verità, con la storica promozione in Prima Categoria, merito di un gruppo e di un’organizzazione che hanno finito col fare la differenza. Probabilmente saranno proprio questi fattori a spingere molti giocatori verso il “Meomartini”. Il Rione Libertà è infatti diventato una sorta di nuova Eldorado, anche se di oro da quelle parti non vi è traccia. Quella giallorossa è una società dove nessuno prende rimborsi o altro, si gioca solo per il piacere di farlo, per stare insieme. Anzi, al massimo ci si auto-tassa per finanziare gli incontri settimanale al di fuori del campo.

Rione Libertà cenaUn progetto del genere solo alcuni anni fa non avrebbe verosimilmente avuto seguito. Adesso che i soldi stanno invece finendo un po’ ovunque (sono poche le realtà che possono permettersi di elargire qualcosa ai giocatori) e le idee iniziano ad avere un notevole peso specifico, ecco venire alla ribalta un nuovo modo di fare calcio. Era successo a San Nicola Manfredi, prima che il “fenomeno” venisse esportato con successo a Benevento. La premiata ditta De CristofaroPinto ha fatto bingo anche in giallorosso e adesso si gode un’estate insolita da trascorrere sotto la luce dei riflettori.

Molti sono i giocatori che hanno bussato alle porte del Rione Libertà. Richieste rispedite al mittente, non per scarsa stima o altro, ma semplicemente per volontà di tutelare un gruppo che ha ben figurato, conquistando sul campo la Prima Categoria e dimostrando di possedere grandi qualità umane oltre che calcistiche. La rosa è pressoché completa. All’appello mancherebbero solo due pedine, un centrocampista e un attaccante per la precisione. Lacune da colmare a breve, consegnando di fatto nelle mani di mister Pinto un organico praticamente completo a un mese dall’avvio della preparazione. Elemento non trascurabile per una società che si affaccerà da neopromossa sul palcoscenico della Prima Categoria, segno di come nella nuova Eldorado non conti solo l’oro.