Relazione sulla terna arbitrale di Ferrini-Gladiator

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Arbitro : Faiella Rosario ( Sez. Castellammare di Stabia )

Assistente n° 1 : Dello Ioio Danilo ( Sez. Castellammare di Stabia )

Assistente n° 2 : Elefante Giovanni ( Sez. Castellammare di Stabia  )

1: Applicazione delle regole del gioco

L’A. ha  applicato il regolamento  in maniera  non uniforme, circa la valutazione dei falli, intervenendo in modo non sempre equo. Fischio intervenuto in ritardo in alcune circostanze e non emesso in altre ( con  calciatore a terra  per un fallo subito i calciatori sospingono il pallone fuori e permettono l’ingresso dei sanitari )  hanno determinato una condizione di  “ansia” tra i calciatori. L’A. deve avere l’intelligenza e l’intuito di valutare  idoneamente  su quanto si verifica sul terreno di gioco. Il gioco su propria rimessa riprende non con il suo fischio ma nel momento in cui il pallone tocca terra.

2: Prevenzione e disciplina

L’A. ha  sottoutilizzato il richiamo verbale. In alcune occasioni, la lontananza eccessiva dalle azioni non gli ha permesso di avere troppa presa sui calciatori, che si sono, così, sentiti  “autorizzati “ a fare il bello e cattivo tempo. Ricorrendo alcuni, ad espedienti finalizzati solo ed esclusivamente ad interrompere le azioni avversarie ( locali ) e a far trascorrere i minuti inutilmente. Ho notato un modus relazionale, alquanto, artefatto e poco naturale. Avrebbe anche dovuto meglio controllare le distanze sui calci di punizione non sempre apparse omogenee.

3: Preparazione atletica e posizione sul terreno

L’A. brevilineo, ha mostrato una buona tenuta atletica che avrebbe potuto essere sfruttata meglio percorrendo altre zone del terreno di gioco tale da assumere posizioni più idonee al controllo del gioco in svolgimento.  Essendo “ piccolino “ di statura  sui rapidi capovolgimenti di fronte, quando è stato costretto ad aumentare la corsa o meglio la sua frequenza, avendo una falcata corta è parso alquanto “comico”.

4: Valutazione comportamentale dell’Arbitro

Necessaria  una maggiore naturalezza del modo di porsi  tale da  non determinare  nervosismi inutili. L’A. è chiamato ad applicare il regolamento ma a non determinare i fatti. Il suo intuito deve farlo “lavorare” meno. Ritengo, in ultima analisi, che possa dirigere gare della medesima categoria, essendo non idoneo per quella superiore.

Assistente n° 1 ( lato panchine )

La valutazione per quel che concerne la condizione atletica, l’allineamento, la rapidità di movimento, concentrazione è tale da ritenerlo maturo per la categoria superiore.

Assistente n° 2

Molto convincente e sicuro sia quando ha indicato che quando ha giustamente valutato la posizione dei Fuori Gioco non influente. Ha coadiuvato l’A. con segnalazioni precise.

Avv. Vincenzo Caldora



COMUNICATO STAMPA