Una ripassata al regolamento: gli scenari per il Benevento

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Le condizioni di Benevento e Carpi finisco col passare in secondo piano, a tenere banco è soprattutto la questione relativa al regolamento. In molti si interrogano su come funzionerà in finale tra le formazione di Baroni e Castori. La situazione è semplice, anche se si vuol farla passare per complessa. Meglio, allora, provare a chiarirla.

Il Benevento è favorito in virtù della quinta posizione in classifica al termine della stagione regolamentare, a differenza del Carpi che ha chiuso il campionato al settimo posto. Questo vantaggio permetterà alla truppa sannita di accedere in serie A anche con due pareggi con qualsiasi risultato. Non sono infatti previsti ne tempi supplementari, ne calci di rigore per l’occasione.

  • Facciamo un esempio per provare a chiarire le idee. Con due 0-0, nel massimo campionato sale il Benevento; con lo 0-0 all’andata e l’1-1 al ritorno viene sempre promossa la Strega perché i gol messi a segno in trasferta saranno ininfluenti.

Il Carpi, insomma, è obbligato a vincere una delle due partite e a non perdere l’altra pareggiando il computo totale delle reti. La stessa e identica situazione capitata al Benevento contro il Perugia, ma in questo caso saranno i giallorossi a giovarsi di tutti quei vantaggi del caso che non avrebbero avuto se in finale fosse approdato il Frosinone (terzo in graduatoria).

  • Altro esempio pratico: se il Benevento perdesse al “Cabassi” 1-0, al ritorno Lucioni e compagni dovrebbero vincere con qualsiasi punteggio per eliminare il Carpi (anche il semplice 1-0 basterebbe).

Ribadiamo ancora una volta che non sono previsti supplementari e calci di rigore in finale. In un solo caso si sarebbero potuti disputare: se in finale fossero arrivate due squadre che avevano chiuso il campionato a pari punti. L’unico caso possibile, in pratica, sarebbe stato un confronto tra il Benevento e il Perugia ma le due squadre si sono affrontate in semifinale e sappiamo tutti come è andata a finire.