Questa Settimana Maria Grazia Ruscello, ex giocatrice ed ora allenatrice di Pallavolo

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Ruscello_mariagraziaTu sei figlia di un monumento della pallavolo Beneventana; un monumento che, però, a differenza di quelli che la città offre, poco, ai turisti, continua a respirare aria di volley… parla della “Tua” pallavolo
In realtà non saprei come iniziare dal momento che la mia nascita coincide con quella pallavolistica. Sono nata praticamente in palestra, “mangiando” pallavolo…! Mi sento Figlia e /o sorella dell’Accademia volley e ne sono fiera. Ho già scritto e detto più volte che i miei genitori non avrebbero potuto mai regalarmi una sorella migliore. Avevo solo 3 anni quando il mio papà fondò, con Gino De Nigris, l’Accademia volley e potrei scrivere dell’Accademia per giorni interi, mi è veramente difficile sintetizzare…
Ho scoperto di amare la pallavolo molto presto e osservando il mio papà giocare prima, e allenare poi, ho sempre desiderato fare esattamente tutto quello che faceva lui..! Purtroppo per me, come giocatrice non sono riuscita ad ottenere i suoi stessi risultati, ma conservo gelosamente nel mio cuore gli anni in cui mi divertivo in campo con le mie compagne e sognavo di raggiungere la serie A!!!!!
Secondo te, con quel cognome, hai avuto vita facile nello sport?
Non è stato semplice per me essere figlia dell’allenatore, ho dovuto infatti affrontare situazioni difficili che mi hanno anche provocato sofferenza…. Ma sono andata avanti con forza e con amore e oggi posso sicuramente dire che mi piacerebbe allenare mia figlia… Dunque, tutto sommato il positivo prevale sul negativo!
Il tuo ricordo più bello?
Stranamente il mio ricordo più bello, come giocatrice, è legato a una pesante sconfitta in finale regionale under 19….! Dopo una bellissima gara perdemmo contro una squadra napoletana capitanata da Dora Sollo, la sua grinta e la sua determinazione riuscirono a batterci…! Questo è forse un grande insegnamento dello sport pulito; riconoscere la superiorità dell’avversario e riuscire ad ammirarlo…! Dopo quasi dieci anni, porto ancora l’esempio di quella ragazza a chiunque mi chieda che cosa significhi “voglia di vincere”…!
Continui ad entrare in palestra, quali sono le motivazioni?
Quello che ho ricevuto e che ricevo quotidianamente dall’Accademia non si può descrivere… certe sensazioni bisogna viverle per capirle….! Sicuramente la serie A a Benevento è arrivata solo grazie all’Accademia volley, una grande soddisfazione che ha ripagato interi anni di sacrificio… ciò che però più mi fa male è che purtroppo solo pochi si rendono conto del lavoro pulito e sacrificante dell’Accademia volley per Benevento e per i giovani di Benevento…! Oggi non sono più una giocatrice, il mio ruolo è cambiato, alleno il settore giovanile e spero presto di poter dedicare più tempo all’Accademia, perché, per motivi di studio, sono stata costretta a ridurre le mie ore in palestra.
Non posso nascondere che l’Accademia mi offre uno stimolo enorme per continuare a studiare e a credere nei miei sogni. Sono una sognatrice e grazie alla pallavolo non rinuncerò mai ai miei obiettivi e ai miei desideri più grandi… questo è quanto ho imparato dall’Accademia volley! Lealtà, onestà, voglia di fare e di vincere nel modo più pulito e vero, sacrificio, dedizione, passione, fedeltà, amore…
Tutto questo e tanto altro mi ha dato l’Accademia volley. Ecco perché sono fiera di esserne figlia e/o sorella. Mi ha dato la possibilità di credere sempre in qualcosa, di non abbattermi di fronte a ingiustizie e difficoltà e sicuramente mi ha insegnato che le più grandi vittorie sono quelle sofferte, sono quelle che molti ritengono impossibili… perché per l’Accademia non esistono sfide impossibili… !!!!
Come allenatrice spero di trasmettere tutti i miei valori ai giovani e di aiutarli nella crescita, proprio come i miei allenatori e l’Accademia hanno fatto e continuano a fare con me.