“Questa maglia dalla culla indossiamo e anche noi la rappresentiamo.”

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Dopo le polemiche dei giorni scorsi con l’apice della conferenza stampa di domenica del presidente Vigorito; della contestazione contemporanea fuori allo stadio; e dell’aggressione avvenuta ai danni del calciatore Germinale; oggi si è avuto un altro capitolo di questa vicenda. Una delegazione degli ultras del settore distinti ieri e l’altro ieri, si era recato nella sede di Paduli dove il Benevento Calcio si sta allenando in questi giorni, e ha issato degli striscioni in risposta al presidente Vigorito.
Oggi che dovevano issare un terzo striscione, sono stati bloccati dai Carabinieri.
Per dovere di cronaca vi riportiamo interamente il contenuto del comunicato stampa degli ultras dopo l’episodio odierno.
Ringraziamo la redazione di Mai stati lì, sia per la foto a corredo dell’articolo, che per la tempestività della diffusione del seguente comunicato.

COMUNICATO UFFICIALE ULTRAS SETTORE DISTINTI

“Come avrete tutti notato ,siamo in netta contrapposizione con la filosofia di pensiero del presidente Oreste Vigorito e ,come tutti ben saprete, siamo sempre stati contrari al rilascio di interviste di qualsivoglia natura e questo essenzialmente perché siamo ultras e null’altro. Tuttavia ,oggi, avvertiamo l’ esigenza di esprimerci utilizzando l’organo mediatico proprio perché ci è stata preclusa ogni altra strada. La contestazione che abbiamo deciso di portare avanti prevedeva (e prevede) l’ esposizione di uno striscione al giorno presso il campo d’ allenamento situato nel comune di Paduli; attraverso tale mezzo intendevamo (ed intendiamo) fornire le motivazioni della contestazione e replicare punto su punto alle dichiarazioni rese in conferenza stampa dal Dott. Vigorito. Nella giornata di oggi ci siamo recati a Paduli ed immediatamente abbiamo notato la presenza di una pattuglia di Carabinieri ai quali ci siamo avvicinati ed ai quali abbiamo esposto le nostre intenzioni (esporre lo striscione e andar via), non prima di averli informati del contenuto dello striscione stesso (ATTO III: QUESTA MAGLIA DALLA CULLA INDOSSIAMO E ANCHE NOI LA RAPPRESENTIAMO). Come ampiamente prevedibile l’ esposizione ci è stata da loro impedita ,ovviamente su indicazione della società del Benevento Calcio. Possiamo immaginare sin d’ora quale sarà la giustificazione della Società e ,pertanto, rispondiamo anticipatamente : nessuno di noi intende minare la quiete della squadra e questo per due ordini di ragioni ,sia perché in sette anni essa non è mai stata contestata (unitamente alla Società stessa), sia perché lo striscione non era rivolto alla squadra bensì alla figura del Presidente Oreste Vigorito. Siamo sorpresi di questa sua reazione. Mai avremmo immaginato che chi abbia citato le parole di un combattente per la libertà , appena due giorni dopo avesse potuto censurare un diritto costituzionalmente garantito quale quello relativo alla libertà di espressione che ,ricordiamo, può essere negato solo ed esclusivamente per ragioni riconducibili alla pubblica sicurezza; ragioni che ,evidentemente, non sussistevano. Censura gratuita. Dato che la libertà di manifestare il proprio pensiero è un nostro sacrosanto e tutelato diritto ,informiamo sin d’ora che da oggi in poi verrà esposto uno striscione al giorno e verrà posizionato di fronte alla tribuna dello stadio Santa Colomba ,luogo in cui ci troverete dalle 15:00 alle 16:00 di ogni singolo giorno della settimana. Qualsiasi testata giornalistica che sia ancora rimasta libera ,così come ogni emittente televisiva che risponda a questa qualità, potrà documentare ciò che faremo. Noi ci mettiamo la faccia. Pratica ,questa, evidentemente sconosciuta alla redazione sportiva del quotidiano Ottopagine che definisce “stucchevole” la contestazione ed etichetta l’ esposizione dello striscione addirittura come una “invasione di campo”, articolo ,ovviamente, a firma di nessuno. Ricordiamo loro che il nostro rispetto va all’indipendenza e non all’asservimento. Striscione dopo striscione risponderemo alle prese di posizione di un presidente che ,ribadiamo, abbiamo la gioia di avere ma che ,secondo noi, dovrà rivedere modi ed atteggiamenti”