Prossimo avversario: Avellino

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Ormai si parla solo del derby da più di una settimana, e nonostante le partite di coppa italia di ieri, il pensiero di tutti i tifosi, sanniti ed irpini era rivolto alla sfida di domenica.

Tra le due, al momento attuale è l’Avellino quella messa meglio, visto che è 10° in classifica con 14 punti frutto di 4 vittorie, 2 pareggi, e 5 sconfitte, con 11 gol fatti e 15 subiti. Il Benevento sarebbe un punto avanti gli irpini, se non fosse per l’ormai famosa penalizzazione di 6 punti; dunque per i giallorossi fermi al 15° posto, i punti sono solo 9, frutto di 4 vittorie, 3 pareggi, e 4 sconfitte con 15 gol fatti e 15 subiti.

Il Benevento viene dalla sconfitta in trasferta a Monza contro la Tritium (la quarta nelle ultime quattro trasferte), l’Avellino invece nell’ultima di campionato ha vinto 2-0 in casa contro la Reggiana. In trasferta l’Avellino ha giocato 5 partite con 1 vittoria, 2 pareggi e 2 sconfitte.
Per quanto riguarda i precedenti storici a Benevento, ce ne sono 18, con ampia predominanza da parte dei risultati a favore dei padroni di casa con 13 vittorie, 4 pareggi e 1 sconfitta. L’unica vittoria dell’Avellino a Benevento risale addirittura al 17 febbraio 1957 un 2-0 firmato da Del Gaudio e Mauri. L’ultima sfida a Benevento fu un pareggio 1-1 con gol di Ghirardello per l’Avellino e pareggio dell’ex Molino per i sanniti. La prima sfida fu giocata nella stagione 1929/30.

Per chi ne fosse all’oscuro l’attuale Avellino, non è la stessa società affrontata negli anni passati dal Benevento, ma è più recente, essendo stata fondata nel 2009, dalle ceneri della precedente società. Ma andiamo con ordine, parlando prima dell’Unione Sportiva Avellino. Il suddetto sodalizio fu fondato nel 1912; nel ’32-33 cambiò denominazione in Unione Sportiva Irpinia e nel ’34-35 in Federazione Sportiva Avellino. Nel 1940-41 riprese poi il nome di US Avellino che rimase fino alla fine della propria storia. In quegli anni l’Avellino era impegnato in campionati regionali il più delle volte nella Seconda Divisione Campana. Dopo la riforma dei campionati fatta dopo la guerra, la squadra irpina fu ammessa in serie C dove vinse per la prima volta il campionato nel 1948-49, ma per un illecito non potè usufruire della promozione in B e fu retrocesso in Promozione. L’anno successivo però la FIGC riammesse l’Avellino in C dopo che finì il campionato di Promozione al secondo posto.

Da lì fino alla stagione 1971-72, l’Avellino ha sempre militato nella terza serie, fino a quando nel 1972-73 vince il campionato salendo in serie B per la prima volta nella sua storia. Sempre nella stessa stagione arrivò anche finalista nella Coppa Italia Semiprofessionisti (l’attuale Coppa Italia Lega Pro). Nel 1977-78 l’Avellino fu promosso in serie A dove rimase fino alla stagione 1987-88 quando fu retrocesso in serie B. Dopo qualche stagione di stallo nella serie cadetta, fu retrocesso in serie C1 nel ’91-92 per poi risalire tramite la vittoria nei playoff contro il Gualdo nel ’94-95. Nel ’99-2000 l’Avellino arrivò nuovamente in finale di Coppa Italia di C. Nel 2002-03 vinse il campionato di C1 e tornò in serie B. Nel 2004-05 e nel 2006-07, dopo essere retrocesso nelle stagioni precedenti, l’Avellino salì nuovamente in B tramite vittoria nei playoff rispettivamente contro Napoli e Foggia. Nel 2007-08 fu retrocesso dalla B alla C1, ma fu ripescato per poi retrocedere nuovamente la stagione successiva, nell’estate che divenne poi quella del fallimento, visto che per il parere negativo COVISOC non riuscì a iscriversi né in Lega Pro né in altre serie dilettantistiche.

Qui finisce la storia dell’US Avellino e inizia la storia dell’AS Avellino 1912, fondato nel 2009 e che ripartì dalla serie D. Nella prima stagione i biancoverdi conclusero al 5° posto perdendo poi i playoff. Nel 2010-11 l’Avellino però fece domanda di ripescaggio in Lega Pro 2a divisione, sfruttando l’esclusione di ben 21 società professionistiche. La FIGC accolse la domanda e l’Avellino finì quel campionato al 4° posto venendo sconfitto nella finale playoff dal Trapani dopo aver vinto 2-1 in casa e perso in trasferta 3-1 ai supplementari. Nonostante la sconfitta però, l’Avellino riesce a salire comunque in Lega Pro 1a divisione tramite una seconda domanda di ripescaggio poi accolta dalla FIGC.

La vecchia società dell’US Avellino in totale ha disputato 10 campionati di A, 14 di B, 29 di C e 9 di D, raggiungendo il miglior risultato nella propria storia con l’8° posto in serie A (sia nel 1981-92 che nel 1986-87). Nel proprio palmares figurano due campionati di D vinti (1961-62 e 1963-64) e due di C (1972-73 e 2002-03).
La nuova società dell’AS Avellino 1912 invece ha 2 partecipazioni in Lega Pro (comprendendo anche l’attuale stagione) e 1 in D.

I giocatori che possono essere annoverati tra gli ex delle due squadre sono numerosi: i portieri Roberto Di Filippo e Giuseppe Taglialatela; i difensori Mario Albano, Mario Buccilli, Roberto Carannante, Mimmo Colletto, Leo Criaco, Fabio Di Sauro, Mario Facco (allenatore giovanili Avellino), Massimo Filardi, Giovanni Ignoffo, Diego Palermo, Ronaldo Vanin, Gill Voria; i centrocampisti Umberto Calcagno, Pasquale Casale (poi allenatore ad Avellino), Daniele Cinelli, Rocco De Marco, Roberto De Palma, Domenico De Simone, Serge Diè, Alfonso Di Lascio, José Dirceu, Francesco Fonte, Domenico Giugliano, Cisco Guida, Giovanni Ippolito, Pietro Maiellaro, Michele Menolascina, Vincenzo Riccio, Marco Tufano; gli attaccanti Salvatore Bertuccelli, Guido Carboni (allenatore Avellino), Nicola D’Ottavio, Felice Evacuo, Francesco Libro, Luigi Molino, Alessandro Pellicori, Ugo Tosetto.
Tra gli allenatori che hanno diretto entrambe le squadre troviamo Gesualdo Albanese, Giuseppe Galderisi, Antonio Gianmarinaro, il compianto Adriano Lombardi, Romano Mattè, Danilo Pileggi (giocatore ad Avellino), e infine Oronzo Pugliese. Sicuramente tra ex giocatori ed allenatori ci saremo dimenticati qualcuno.

Tra gli attuali ex ci sono due attaccanti: l’infortunato Giacomo Cipriani nel Benevento, e Gianluca De Angelis nell’Avellino.

La rosa della squadra agli ordini del mister Giovanni Bucaro, è così composta.

Portieri:
D’Arienzo (’93) – Fortunato (’88) – Fumagalli (’82) – Pettinari (’87).

Difensori:
Calvarese (’92) – Cardinale (’81) – De Gol (’89) – Labriola (’83) – Perrino (’93) – Porcaro (’88) – Puleo (’79) – Stigliano (’92) – Zammuto (’86).

Centrocampisti:
Arcuri (’85) – Citro (’91) – Correa (’84) – D’Angelo (’85) – Falzerano (’91) – Herrera (’92) – Justino (’90) – Malaccari (’92) – Millesi (’80) – Rega (’90) – Ricci (’91) – Zappacosta (’92).

Attaccanti:
De Angelis (’81) – Ercolano (’82) – Lasagna (’88) – Maiorano (’92) – Thiam (’92) – Zigoni (’91).

Il modulo adottato è il 4-4-2 e ipotizzando la formazione che scenderà in campo domenica i titolari potrebbero essere: Fumagalli; Cardinale, Labriola, Zammuto, Stigliano; Correa, D’Angelo, Millesi, Malaccari; De Angelis, Thiam.