13ª di ritorno, prossimo avversario: Pavia

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Questa sera alle ore 20e30 ci sarà il turno infrasettimanale, turno anticipato perché nel fine settimana ci sarà la ricorrenza pasquale.
Ad affrontare il Benevento al Ciro Vigorito, ci sarà il Pavia, in quello che possiamo definire il “derby longobardo.”
Eh sì, perchè Pavia fu capitale del regno longobardo dal 572 al 774, e faceva parte più precisamente della “Langobardia Maior“, mentre Benevento assieme a Spoleto faceva parte della “Langobardia Minor“.
A seguito della caduta del regno, Pavia entrò a far parte dell’impero carolingio, il ducato di Spoleto passò sotto il dominio dei franchi, mentre quello di Benevento, sotto la guida del duca Arechi II, divenne principato. E fu proprio in quel periodo che  Benevento fu indicata da un cronista dell’epoca con l’appellativo di Ticinum geminum (“gemella di Ticinum”, antico nome di Pavia): in pratica, fu considerata una seconda Pavia.

Ma torniamo al presente: dalla partita d’andata finita 2-1 per i giallorossi (doppietta di Cia e rete iniziale di Falco), la squadra lombarda allora guidata da Rosario Pergolizzi, è passata poi per le mani di Claudio Sangiorgio, e infine il 24 gennaio 2012 all’attuale tecnico Giorgio Roselli.
Prima dell’avvento del nuovo allenatore il Pavia veniva da 14 turni senza vittorie (solo 2 pareggi all’attivo), con Roselli in panchina invece nelle ultime 9 giornate ha raccolto 4 vittorie, 4 pareggi e 1 sconfitta (alla prima panchina di Roselli contro il Carpi). Di queste 4 vittorie le ultime 3 sono state conseguite in trasferta.
In pratica il Pavia al momento è una delle squadre più in forma del girone, quindi sebbene sia solo al 16° posto in classifica, è una squadra da prendere con le molle.

In classifica il Pavia ha 25 punti (5 vittorie, 10 pareggi, 14 sconfitte; 30 gol fatti e 43 subiti), di cui ben 14 conseguiti fuori casa. In 14 partite in trasferta i lombardi ne hanno vinte 3, pareggiato 5 e perse 6; i gol fatti sono 19 e quelli subiti 24.
Le reti sono così distribuite: 8 Falco, 4 Marchi, 3 Cesca e Rodriguez, 2 Fasano e Carotti, 1 Cinelli, Meza Colli, A. D’Errico, Statella, Veronese, L. D’Errico, Puccio. Si conta anche un autorete a favore di Antonazzo del Taranto.
Il Pavia ha anche avuto 4 rigori a favore tutti segnati (2 Falco, 1 Meza Colli, 1 Marchi) ed è anche la squadra che ne ha subiti di più contro, ben 9 di cui 8 segnati. L’unico rigore contro non segnato fu proprio il primo alla 2a giornata a Sorrento: Facchin parò il tiro di Ginestra.
Un altro record negativo del Pavia è quello delle espulsioni: ben 11 come il Foggia, entrambe seconde dietro il Como primo con 12 cartellini rossi.
Ulteriori statistiche dicono che il Pavia ha fatto più reti (7 all’attivo) nel quarto d’ora tra il 46′ e il 60′, ovvero ad inizio ripresa; e ne ha subite di più a fine primo tempo (10 al passivo) nell’ultimo quarto del primo tempo dal 31′ al 45′.
Leggendo questi numeri ci pare di capire che sebbene i lombardi vadano incontro molto spesso a subire delle reti a fine primo tempo, dopo l’intervallo rientrano carichi sul terreno di gioco per poter restituire pan per focaccia ai propri avversari.

In questo “derby longobardo” l’unico precedente come già detto poc’anzi è quello dell’andata, e tra i recenti ex della partita ritroviamo il jolly difensivo Marco Candrina nel Benevento (51 presenze nel Pavia dal 2000 al 2002), nato proprio a Pavia, quindi pavese DOC, e l’esterno offensivo Giuseppe Statella nel Pavia (22 presenze e 3 reti nel Benevento nel 2008-2009).

Nel mercato di riparazione il Pavia si è dato da fare in entrambi i fronti. Su quello degli acquisti troviamo il su citato Statella dal Bari, il difensore Pezzi dalla Triestina, il centrocampista Cinelli dal Sassuolo e gli attaccanti Cesca dal Carpi e Ancora dal Latina. Sul fronte delle cessioni troviamo invece il difensore Luca D’Errico al Voghera (il suo gemello Andrea è invece rimasto in rosa), i giovani Chessa, attaccante, e Sprocati, centrocampista, andati alla primavera del Parma, il centrocampista Puccio al Savona, il difensore Romeo all’Isola Liri, e l’altro difensore Francesca rientrato alla primavera del Novara.

L’attuale rosa del Pavia è dunque così composta, reparto per reparto.

Portieri:
Cacchioli (’90) – Facchin (’87) – Meioni (’93).

Difensori:
Caidi (’88) – Capogrosso (’89) – Fasano (’76) – Fissore (’80) – Gheller (’75) – Pezzi (’89) – Verruschi (’91).

Centrocampisti:
Bufalino (’89) – Carotti (’85) – Cinelli (’89) – Dall’Oglio (’92) – Falco (’92) – Galassi (’91) – Meregalli (’91) – Meza Colli (’88) – Statella (’88).

Attaccanti:
Ancora (’85) – A. D’Errico (’92) – Cesca (’80) – Marchi (’89) – Radoi (’90) – Rodriguez (’91) -Veronese (’76).

Tenuto conto delle varie defezioni (Verruschi, Dall’Oglio, Rodriguez) la probabile formazione schierata con un classico 4-4-2 sarà la seguente: Facchin;  Capogrosso, Fissore, Fasano, Pezzi; Statella, Carotti, Meza Colli, Meregalli; Cesca, Falco.