PRIMA CATEGORIA – Montesarchio: nel deserto di Bucciano battuto il San Giorgio

361

Altro che il luna park, altro che il cinema, altro che chiacchiere, il più grande spettacolo dopo il bing bang è il campo comunale del Bucciano, straordinario palcoscenico di un’entusiasmante partita. Macchè, è tutta una favola, una burla! Scenario orientale da “Le mille e una notte”, non tanto per la sua valenza simbolica, quanto per le condizioni in cui si è stati costretti a scender in campo: un vero e proprio deserto che ha avuto la polvere a farla da padrone. A tratti la vista si oscura, forti ventate alzano dei gran polveroni che costringono il direttore di gara a interrompere il match in più di un’occasione. I tifosi, eroici, hanno potuto “ammirare” uno spettacolo terrificante. Il calcio è tutta un’altra cosa, esige dei campetti degni del blasone della squadra locale, non bisogna combattere in una specie di valle tipica dei rimpianti western americani degli anni settanta. Una ingiustizia soprattutto per una dirigenza, quella montesarchiese, che tanto ha investito per costruire un gruppo coeso, dinamico, forte psicologicamente ma soprattutto tecnicamente. Il Presidente Nazzaro, avvilito e adirato fortemente, al termine del tempo regolamentare ha espresso tutta la sua delusione: “Ora basta. Quanto visto a Bucciano è assurdo, vergognoso. Costringere una squadra che ha grosse ambizioni, come il Montesarchio, a pellegrinare per questi campi disastrati è un vero e proprio delitto. Sono davvero avvilito ed arrabbiato nel vedere i ragazzi rischiare di farsi male, e in secondo luogo di aver rischiato la sconfitta contro una squadra che su un campo decente avremmo ridotto a brandelli. Se continuerà questa situazione mediterò di ritirare la squadra ed affidare il titolo al comune. Magari in questo modo si smuoverà qualcosa, e per il bene del Montesarchio sarebbe meglio così. Non solo io, ma l’intera comunità sportiva montesarchiese, dagli anziani ai bambini, sono disgustati dal lassismo dell’amministrazione. Un campo che dovrebbe essere fiore all’occhiello della comunità lasciato a marcire da due anni. Vergogna!” Parole dure che rappresentano al meglio la situazione di profondo disagio e rammarico di un ragazzo che, con l’amico Biagio Mataluni, ha investito non solo denaro ma anche tanta passione in un progetto, si spera vincente, a lunga scadenza. Passiamo adesso alla cronaca. C’è poco da sottolineare, i ventidue giocatori si son dati battaglia soprattutto all’interno del cerchio di metà campo, tanti lanci lunghi, pochi fraseggi: tanti muscoli, i tecnicismi son rimasti al caldo negli spogliatoi. I ragazzi di mister Lombardo e i dragoni di San Giorgio hanno vissuto novanta, interminabili, minuti inerti al cospetto delle pessime condizioni del rettangolo di gioco. Un plauso va comunque conferito ai “pseudo” padroni di casa che, da grande squadra, hanno portato a casa, di rigore, tre punti che nel corso della stagione si riveleranno fondamentali. Il San Giorgio, apparso squadra compatta, quadrata, che a tratti ha espresso un buon gioco, mettendo in difficoltà il reparto difensivo bianco-celeste, ha dovuto inchinarsi dinanzi a Russo, quarto centro stagionale, nuovo principe di Montesarchio. Un goal nella prima frazione di gioco è bastato ad azzittire la neopromossa, ferma ancora a zero punti a referto. Prima frazione condotta, da entrambi le parti, a ritmi blandi, si gioca tanto in orizzontale e poco in verticale. La retroguardia ospite riesce a tenere a bada l’estro di Russo. Si viva in una situazione di stallo finchè da un calcio d’angolo, all’apparenza innocuo, ecco la svolta: 22′ mischione in area, tra i tanti strattoni l’arbitro vede tirarsi la maglietta di un giocatore del Montesarchio. Tra lo stupore generale, decreta il calcio di rigore. Russo, glaciale, dagli undici metri spiazza il povero Derna, incolpevole. Il San Giorgio risponde immediatamente: al 25′ Vella pennella sul palo più lontano, Cocchiarella impatta di testa ma, a De Lucia battuto, la sfera sibila il palo e si spegne sul fondo. Al 44′ Lombardo apre per Capone, uno dei migliori nel polverone generale, che alza la testa e serve una palla deliziosa per Polvere anticipato dal repentino recupero di Marchetti. Si va a riposo a bere un più che meritato thè caldo. Nei secondi quarantacinque di gioco non accade nulla da dover esser menzionato, fuorchè un siluro di Cioffi all’ ’85 che, da trenta metri, si stampa sulla traversa. Montesarchio promosso, dunque, al primo vero esame della stagione. La squadra di Lombardo si è dimostrata superiore, sia sul piano fisico che su quello del gioco. Pimpante, agguerrita, insomma, in netta crescita dal punto di vista della mentalità: vincente. Complimenti al tecnico bianco-azzurro che, pian piano, sta riuscendo nell’ardua impresa di regalare un’identità nuova di zecca al Montesarchio: in pochi mesi si è passati da un zemaniano 4-3-3 ad un più quadrato ed equilibrato 4-4-2. Guai, però, a pronunciare la parola promozione, non solo per la scaramanzia di rito, ma perché, nonostante i progressi evidenti, il cammino da percorrere è ancora lungo. La formazione sannita è in fase adolescenziale, il processo di maturazione è iniziato ma tocca fare i conti con l’inafferrabile armonia di alti e bassi, tristezza e serenità si alternano in continuazione dando vita ad uno stato d’animo instabile che trova conferma nei risultati altalenanti, degli ultimi anni, di una bella incompiuta. Ecco perché, in questi casi, essere consci della propria condizione può rivelarsi fondamentale. Gioire si, per la vittoria, per i tre punti e per il primato (condiviso) in classifica, vietato, però, illudersi, pena risvegliarsi di colpo, in preda agli attacchi di panico. Il Montesarchio c’è, ora è l’amministrazione comunale che deve farsi avanti. E’ solo la volontà che fa di un uomo, così come di un paese, grande o piccolo.

IL TABELLINO

MONTESARCHIO 1-0 SAN GIORGIO LA MOLARA

MONTESARCHIO: De Lucia, Ciampino, Cioffi, Capone, Clemente, Panella, Villanova, Campobasso, Lombardo, Polvere, Russo. A disp.: Ambrosone, Dello Iacovo, Pisaniello, Possemato, Luisi, Borriello, Verlezza. All.: Lombardo

SAN GIORGIO: Derne, Fazzini, Marchetti, Cocchiarella, Fenucci, Monteforte, Di Iomo, De Ieso, Forgione, Vella, De Ieso G. A disp.: Paradiso, Caldenozzo, Fantozzi. All.: Cocchiarella

ARBITRO: Caretti

AMMONITI: Lombardo e Ciampino (Mon.), Monteforte e Marchetti (S.G.)

MARCATORI: 23′ Russo rig. (Mon.)

NOTE: Spettatori un cinquantina. Pomeriggio autunnale, terreno di gioco in pessime condizioni. Angoli 4 a 2 per il Montesarchio. Recupero: pt 0’, st 3’

Giuseppe Parente