Il presidente del Cesena scrive ai colleghi: “Lotito inadeguato, se sbagliamo perdiamo 4 anni”

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Il presidente del Cesena, Giorgio Lugaresi, è intervenuto sulla questione che tiene banco in Lega B, quella relativa alla nomina del nuovo presidente dopo le dimissioni di Abodi. Il numero uno cesenate ha inviato una lettera ai 21 presidenti dei club cadetti esponendo le ragioni per le quali secondo lui sia la figura di  Claudio Lotito che quella di Salvatore Gualtieri non corrispondono al profilo giusto per guidare la Lega. «Sono riflessioni e spunti perché con la presidenza di Andrea Abodi si era intrapreso un cammino giusto, ciò che non vedo con le candidature di Claudio Lotito e Salvatore Gualtieri. Non voterò nessuno dei due: il primo, che è un amico capace, ha partorito solo un foglietto come programma; dal secondo mi aspettavo più concretezza».

All’interno della missiva viene affrontata anche la tematica dell’assemblea elettiva prevista per il giorno 9: «Non vi parteciperò. Lotito è un elemento di divisione, non di unione, entra a gamba tesa. E’ giunto il momento di mettere un po’ di ordine. Claudio parla tanto, ma le parole le porta via il vento. Le nostre società meritano rispetto. Scambiando una promozione (da 3 a 2) con 30 milioni di paracadute diventeremmo un ramo secco. La visione di Lotito non corrisponde a quella della B. Lui tiene molto al posto in Consiglio federale, ma l’obiettivo di un presidente di Lega non può essere questo. Pensa che la nostra struttura debba essere ridimensionata, io credo che invece vada potenziata perché abbiamo margini di miglioramento. E poi i rapporti tra lui e la A non darebbero frutti, non sarebbe utile alla causa».

Il presidente del Cesena, infine, espone la sua idea di rinnovamento: «Penserei prima a riformare lo statuto, togliendo il conflitto d’interessi per cui un presidente di un club non possa fare quello di Lega. Serve un eletto con almeno 16­17 voti, non può bastare la maggioranza assoluta: va cambiato anche questo aspetto. Non avrei mai diviso la A dalla B. La prossima assemblea, se non raggiungerà il numero legale, sarà il fallimento di questo modo di operare. Il presidente del futuro dovrà avere un profilo elevato di moralità, possedere credibilità e un’ottima reputazione oltre ad avere legami con la A e i vertici dello sport italiano. Se sbagliamo, perderemo 4 anni».

Classe '90, beneventano dentro e fuori dal campo. Pubblicista dal 2012, laureato in Scienze della Comunicazione. Dal 2009 al seguito dei colori giallorossi con un pc sottobraccio. La B un sogno realizzato, ma non c'è conquista più bella di quella che deve ancora arrivare...