Presentazione del libro di Varriale: “Napoli 8 e 1/2”

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Si è svolta ieri al Teatro De Simone di Benevento, la presentazione del libro a cura del giornalista RAI Enrico Varriale.
Il libro parla dei primi 85 anni di storia del SSC Napoli, e in allegato c’è anche un DVD con diverse interviste tra cui quella a Ciro Ferrara, ex giocatore di Napoli e Juventus, e attuale commissario tecnico dell’Under 21, anche lui come annunciato presente tra gli ospiti ieri.

Oltre a Varriale e Ferrara, erano presenti anche il presidente provinciale del CONI Mario Collarile, il medico sociale del Napoli il Dr. Alfonso De Nicola, l’Onorevole Costantino Boffa, e Antonio Meola, vicepresidente nazionale dell’USAcli che ha organizzato l’evento.

On. Costantino Boffa:
Questo libro è un atto d’amore di Varriale per la città e la squadra di Napoli. L’anno scorso abbiamo presentato il libro “A bordo campo: il calcio oltre la linea bianca” più incentrato sulla sua carriera. La prima cosa che mi è venuta in mente leggendo il titolo del film però non sono stati gli 85 anni di storia azzurra, ma il film di Fellini.

Dr. Alfonso De Nicola:
Per me è stata una grande emozione vivere la città di Napoli durante la vittoria di non uno, ma ben due campionati (N.d.A.: quello di C e quello di B). Io penso che il Napoli, per i tifosi, è come una religione: non vedo distinzioni tra un buddhista e un tifoso napoletano. Un esempio: anche in C il Napoli faceva 60.000 spettatori contro il Cittadella.
Sono stato 10 anni a Bari e cose simili, allo Stadio San Nicola non le ho mai viste.
Se si entra nella filosofia del napoletano, della Napoli sana, si può essere protagonisti della rinascita di questo popolo.

Mario Collarile:
Nell’antica Grecia, Pindaro cantava le gesta degli atleti olimpici. Varriale è un Pindaro moderno che vola nella fantasia e nella passione, e come il suo “predecessore” attraverso i suoi scritti fa rivivere personaggi sportivi e li affida al futuro.

Ciro Ferrara:
Non è bello che la squadra del Napoli debba essere la forza trainante della nostra città, la nostra città dovrebbe risolvere i problemi che la attanagliano, indipendentemente dall’aspetto sportivo, che però è fondamentale per la città stessa.
Personalmente sono stato molto fortunato perché ho vissuto la cosiddetta “epoca d’oro” del calcio Napoli, un Napoli vincente che ha fatto la storia anche e soprattutto grazie a Diego Maradona e a tanti altri giocatori. Qualcuno dice che forse quel Napoli avrebbe potuto vincere di più, io non lo so, so solo che in quei 10 anni mi sono divertito moltissimo.
Sulla storia del Napoli devo dire che sono usciti molti libri, ma la mia intervista l’ho dedicata solamente a Varriale.
Forse il ricordo più bello che ho è il mio gol in finale di Coppa Uefa contro lo Stoccarda, anche se in molti si ricordano di più l’assist di testa di Diego che non la mia conclusione. Nonostante tutto, credo di essere a pieno titolo nella storia del Napoli.

Enrico Varriale:
Napoli tra tutte le grandi città che vivono di calcio è l’unica nel suo genere: a Torino ci sono due squadre, idem a Milano e Roma; all’estero è ancora più marcata questa situazione: a Londra ci sono ben sette squadre, a Mosca cinque, Manchester due. Questo a cosa ha portato nel corso degli anni? Napoli si è identificata in una passione unica, riportata da tutti i protagonisti che ho intervistato nel libro: ricordo il grande giornalista Antonio Ghirelli, Luis Vinicio ex calciatore e allenatore del Napoli, Massimo Ranieri che sa veramente tutto dell’epoca di Sivori e Altafini e tanti altri.
Ultimamente quello che mi è piaciuto leggere sulle prime pagine dei giornali italiani, oltre alla vittoria del Napoli col Villarreal è l’arresto del boss Zagaria dei Casalesi, finalmente una notizia positiva, sicuramente molto più importante dell’aspetto sportivo.

Nel corso della serata, Ciro Ferrara è stato premiato dal presidente del CONI Mario Collarile con il Gladiatore d’oro, e c’è anche stato il tempo di rivolgergli qualche domanda inerente al Benevento, al neo allenatore Imbriani, ai giovani che allena e se ci sarà la possibilità di qualche convocazione per loro in U21:

Conosco molto bene Carmelo Imbriani, avendolo avuto quando era giovane come compagno nel Napoli, e conosco anche Vacca e Signorini che hanno giocato nell’under 20. L’anno scorso ho seguito molto la Lega Pro perchè in A e in B non c’erano molti giovani da visionare, ho avuto Pinsoglio che giocava nel Viareggio, Romizi nella Reggiana; quest’anno invece le cose sono cambiate.
Con la Under 21 spero di avere a disposizione ragazzi titolari nelle proprie squadre perché le nazionali che affronteremo sono molto competitive.


Nato a Benevento nel 1983, conclude gli studi superiori con il diploma di Geometra. All'università decide di cambiare completamente campo di studi, assecondando la sua passione di scrivere, iscrivendosi quindi alla triennale di Scienze della Comunicazione a Salerno (e poi alla specialistica all'Università degli studi Suor Orsola Benincasa a Napoli), con l'intenzione di diventare sceneggiatore, giornalista o semplice scrittore. Dal 2011 collabora con SannioSport.it come giornalista sportivo, principalmente seguendo le vicende del Benevento Calcio, ma interessandosi anche di altre squadre e/o categorie sportive. Saltuariamente scrive di altri argomenti anche sul suo blog, o per altri giornali online.