Zona play off, che disastro: meno male che c’è… il Verona

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Una vittoria nelle ultime sei partite, continui rallentamenti e segnali poco incoraggianti su idee di gioco e solidità. Il Verona rischia di essere l’eterna incompiuta tra le corazzate della serie B degli ultimi anni. Costruita per dominare il campionato, con la farcitura di nomi importanti che poco hanno a che vedere con la cadetteria, la squadra scaligera non mostra alcun segnale di continuità e con il passare delle giornate  – pur tenendosi attaccata al treno delle prime due –  finisce per gettare al vento veri e propri tir di occasioni.

L’ultima ieri sera, sul sintetico del Piola di Novara, un campo che stava per rivelarsi addirittura “assassino” per Pazzini e compagni. Passati in vantaggio con Siligardi al 27′, i gialloblu si sono prima fatti raggiungere da Macheda e poi superare al 92′ da Calderoni. Quando la sfida sembrava ormai finita, ci ha poi pensato il “Pazzo” a rimettere le cose a posto firmando il 2-2 definitivo. La sostanza comunque non cambia: a Novara l’Hellas ha sprecato l’ennesima occasione di portarsi a un vantaggio ragguardevole dal quarto posto per cullare la speranza di “annullare” l’organizzazione dei play off.

Lo ricordiamo per i meno avvezzi: con una distanza superiore ai nove punti tra la terza e la quarta, i play off non hanno luogo ed è proprio la terza a salire in A direttamente. Allo stato attuale il Verona ha cinque punti di vantaggio sul duo composto da Benevento e Cittadella , squadre che pure hanno rallentato parecchio nell’ultimo mese. Difficile, a dirla tutta, evidenziare una componente del “treno” che non abbia tirato un po’ il fiato da gennaio ad oggi; errore che in altri contesti probabilmente sarebbe stato già pagato a caro prezzo. E dunque è proprio il caso di dirlo: meno male che c’è il Verona.

Foto: hellasverona.it