Pezzi, il riscatto personale e un obiettivo di squadra da raggiungere

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enrico-pezziPRESTAZIONE A TERNI – C’era voglia di dimostrare che al di là di quelli che sono stati finora titolari, anche fuori c’erano compagni altrettanto validi. Mi ha fatto piacere colmare il vuoto lasciato da chi è stato costretto a stare fuori.

DEBUTTO A SALERNO – Non è stato il debutto in campionato che mi aspettavo, non è stata una partita facile, abbiamo avuto tutti un primo tempo timoroso, e anche io sono stato molto sulla difensiva. Nella ripresa ci siamo alzati un po’ di più e ho provato anche io a salire.
Ho avuto un’occasione che non ho sfruttato al meglio e con quella di Terni invece ho cercato di riscattarmi. A Salerno sembrava che non fossi capace di fare qualsiasi cosa in campo, di sapermi muovere, io non sono quello, e con l’ultima partita mi è sembrato che l’abbia fatto capire.

SCONFITTA IN SUPERCOPPA – Fino ad un certo punto c’è un senso di rivalsa dopo la sconfitta in supercoppa contro il Cittadella. Noi volevamo vincere il campionato, quindi quella partita l’abbiamo affrontata molto serenamente e con pochi stimoli. Sicuramente è un motivo in più per impegnarsi domenica e fare risultato. I loro attaccanti sono rapidi e veloci nello spazio. E’ una formazione diversa dalla Ternana, molto probabilmente l’opposto. Abbiamo fatto bene con quel tipo di squadra, cercheremo di fare altrettanto domenica.

DIFFERENZE TRA LE CATEGORIE – Io sono convinto che non ci sia tanta differenza tra serie C e serie B. Forse in serie C ci sono squadre più facili da affrontare perché sono piene di giovani, mentre nella serie cadetta ci sono squadre con giocatori più esperti. La nostra difesa, visto che ci conosciamo da più tempo e conosciamo i nostri punti deboli, può sopperire al meglio nel caso di errori di qualcuno. Giocando insieme da tempo è più facile risolvere i problemi.

RAPPORTO CON BARONI – Con l’allenatore il rapporto è  normale, se si sbaglia qualcosa ti riprende, se si fa bene, ti esalta. Il rapporto con Baroni non è cambiato da quando è iniziato il ritiro, cerca di tenere sempre tutti sulla corda, perché quando manca uno, quello dietro deve essere bravo a sostituirlo. Sono contento di aver ripagato la fiducia dell’allenatore, e spero col tempo di guadagnarmi ancora più spazio. Uno si allena sempre per giocare, è ovvio che la B è una categoria nuova, bisogna dimostrare di saper stare in campo. Personalmente ho bisogno di fiducia, ho bisogno di giocare. Ci sono giocatori che entrano e vanno subito bene e altri che invece hanno bisogno di tre quattro partite per carburare. L’importante è che poi vada a finire come l’anno scorso.

L’OBIETTIVO DI QUEST’ANNO? – Salvarsi il prima possibile, giochiamo per i compagni e per il risultato finale, questo è già un buon punto di inizio. Ci sono squadre come il Verona che fanno un campionato a sé e ci sono squadre che usciranno più avanti, noi dobbiamo cercare di fare più punti possibili.

PER DOMENICA – Devo far vedere che lunedì la mia gara non è stata una casualità. In realtà il mister ogni tanto mi incoraggiava a salire un po’ di più, ma io gli dicevo che c’erano ancora 90′, “se inizio ora a salire e scendere, poi come faccio ad arrivare alla fine?”.