Pescara, dopo la retrocessione sarà rivoluzione. Pronti due nuovi innesti

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Da tempo, ormai, la società stava programmando un futuro in serie B. A Pescara si sono rassegnati di dover perdere il massimo campionato italiano quando hanno chiamato Zeman al posto di Oddo, chiedendo al bosniaco di salvare il salvabile ma soprattutto di iniziare a gettare le basi per il prossimo anno, magari provando a compiere una nuova scalata. Lunedì sera il ritorno tra i cadetti è diventato ufficiale. La netta sconfitta interna con la Roma ha sancito il ritorno del delfino in B dopo un solo anno in paradiso.

Zeman, intanto, continua a portare avanti il proprio lavoro monitorando gli elementi a disposizioni. In estate, però, la rosa a disposizione del boemo verrà profondamente rivoluzionata. Bizzarri, Campagnaro, Muntari, Kastanos, Muric, Cubas, Cerri e Bahebeck andranno via tra scadenze di contratti e fine prestiti. Verre e Caprari partiranno per accasarsi rispettivamente a Sampdoria e Inter. L’unico che potrebbe rimanere è Alberto Gilardino, ma la permanenza dell’attaccante di Biella non è al momento scontata. Peseranno le valutazioni dello staff tecnico e l’intenzione dello stesso giocatore di misurarsi per la prima volta a 35 anni con la cadetteria. In bilico ci sono poi le posizioni di Zampano, Memushaj e del giovane Coulibaly, per i quali le richieste non mancano. Simone Pepe ha invece deciso di appendere le scarpette al chiodo ed è diventato club manager della società.

Le certezze sono allora rappresentate da Mattia Proietti e Leonardo Mancuso, elementi già bloccati dal Pescara e in arrivo a parametro zero. Proietti, cresciuto nelle giovanili della Juventus, è un centrocampista classe ’92 attualmente in forza al Bassano. Mancuso (’92) è l’attuale capocannoniere del girone B di Lega Pro con 21 centri al proprio attivo messi a segno con la maglia della Sambenedettese. Ripartirà dunque da loro il nuovo Pescara, sperando nel frattempo di alleggerire il monte ingaggi con il definitivo addio di Oddo (Verona?).